Avvocato Militare

Brigadiere dei carabinieri, trasferito per relazione extraconiugale con la vicina. Perde il ricorso al Tar, “Trasferimento è qualificabile come ordine”

Il TAR di Brescia ha respinto il ricorso di un brigadiere dell’Arma dei carabinieri avverso il provvedimento con cui il Comando Legione Carabinieri Lombardia ha disposto il suo trasferimento d’autorità per incompatibilità ambientale senza alloggio di servizio con movimento d’immediata effettuazione.

In particolare il TAR ha rigettato l’istanza cautelare proposta dal ricorrente considerato che, ad un primo esame, il ricorso non sembra presentare apprezzabili profili di fumus boni iuris.

LA DECISIONE DEL TAR

Secondo consolidati principi giurisprudenziali – sottolinea il TAR – i provvedimenti di trasferimento d’autorità dei militari sono qualificabili come ordini, e in quanto tali sono sottratti all’applicazione della normativa generale sul procedimento amministrativo e a particolari oneri motivazionali;

Nel merito secondo il TAR, la situazione di incompatibilità ambientale ricalca la richiesta di trasferimento avanzata dallo stesso ricorrente al fine di salvaguardare la propria situazione personale e coniugale compromessa, a suo dire, da una relazione extraconiugale dallo stesso intrattenuta con la sua vicina di casa e dall’essere quest’ultima rimasta incinta, con conseguente dubbio in ordine alla paternità del nascituro.

Sempre nel merito, evidenzia il TAR, già al momento della presentazione dell’istanza, il ricorrente precisa che la vicina di casa con cui ha intrattenuto la relazione si è trasferita in altro comune, circostanza quest’ultima che palesa come per il ricorrente la situazione di turbamento consequenziale alle vicende sopra richiamate prescinde dalla presenza di quest’ultima nel luogo in cui quest’ultima dimora;

Il TAR ha quindi ritenuto che la domanda cautelare non presenti sufficienti profili di fondatezza tenuto conto che, nel bilanciamento dei contrapposti interessi, l’interesse pubblico al rispetto della disciplina e all’ordinato e sereno svolgimento del servizio di pubblica sicurezza è destinato a prevalere sugli interessi privati del militare.

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