Pensioni

Aumento pensioni: in arrivo a novembre il conguaglio con la rivalutazione 2022

L’INPS ha concluso le attività di rivalutazione definitiva delle pensioni e delle prestazioni assistenziali per il 2022. Lo comunica tramite la circolare n. 120 del 26 ottobre, in cui fornisce tutti i chiarimenti in merito all’anticipo del conguaglio. Come stabilito dal Decreto Aiuti bis, infatti, la rivalutazione 2023 e il conguaglio di quella 2022 sono stati anticipati rispettivamente ad ottobre e a novembre 2022.

L’aumento pieno, dello 0,2 per cento, spetterà ai titolari di pensioni di importo non superiore a 2.062,32 euro. L’INPS tramite la circolare n. 120 del 26 ottobre fornisce le indicazioni in merito al conguaglio della rivalutazione delle pensioni 2022. I pensionati riceveranno l’aumento e gli arretrati da gennaio a ottobre già nel cedolino di novembre.

La rivalutazione degli importi, o perequazione, viene effettuata ogni anno sulla base dell’indice di variazione dei prezzi registrata dall’ISTAT. L’obiettivo è quello di mantenere il potere d’acquisto dei beneficiari dei trattamenti, adeguando gli importi al costo della vita.

La perequazione si applica a tutte le pensioni erogate dall’INPS, comprese le prestazioni assistenziali.

Di norma viene effettuata nel mese di gennaio, ma, per sostenere i pensionati in questo periodo di aumento dei prezzi, il Decreto Aiuti bis ha stabilito di anticipare a novembre il conguaglio della rivalutazione 2022 (che altrimenti sarebbe arrivato a gennaio 2023). A novembre, dunque, i pensionati riceveranno l’aumento dello 0,2 per cento, risultante dalla differenza dell’indice provvisorio applicato dal 1° gennaio 2022 (1,7 per cento) e quello definitivo (1,9 per cento).

L’articolo 21 del DL n. 142/2022, inoltre, ha previsto anche l’anticipo della rivalutazione 2023 (più 2 per cento) già da ottobre 2022, per i pensionati che ricevono meno di 2.692 euro al mese.

Sono due, quindi, le misure introdotte dal Decreto Aiuti bis a favore dei pensionati, i quali potranno ricevere in totale un aumento del 2,2 per cento degli assegni.

Di seguito si riporta la tabella di riepilogo.

AUMENTI PER COSTO VITA
dal Fasce trattamenti complessivi % indice perequazione da attribuire Aumento del Importo trattamenti complessivi
da a
1° gennaio 2022 Fino a 4 volte il TM 100 1,900% 2.062,32
Oltre 4 e fino a 5 volte il TM 90 1,710% 2.062,33 2.577,90
Oltre 5 volte il TM 75 1,425% 2.577,91

L’aumento pieno (più 1,9 per cento) si applica a tutti i trattamenti pensionistici con importo fino a quattro volte il trattamento minimo INPS al dicembre 2021 (515,58 euro), cioè 2.062,32 euro.

Chi prende una pensione di importo compreso tra 2.062,33 e 2.577,90 euro riceverà il 90 per cento della rivalutazione, quindi un aumento dell’1,71 per cento.

I pensionati che, invece, beneficiano di un importo superiore a 2.577,91 euro, riceveranno un aumento dell’1,42 per cento.

L’importo del trattamento minimo per il 2022, invece, è di 525,38 euro.

novembre, quindi, i pensionati riceveranno in anticipo il conguaglio con la differenza tra il tasso provvisorio e quello definitivo e gli arretrati spettanti per le mensilità da gennaio a ottobre 2022.

Come detto, la rivalutazione si applica anche a tutte le prestazioni assistenziali, come la pensione di inabilità, mentre il conguaglio non sarà riconosciuto ai beneficiari di prestazioni non pensionistiche come ad esempio l’ape sociale.

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