Armi vs clima: nel discorso di fine anno Mattarella denuncia lo squilibrio tra i 2.443 miliardi per armamenti e i fondi per salvare il pianeta. VIDEO
Il dramma dei conflitti
Nel suo discorso di fine anno, il Presidente Sergio Mattarella ha posto l’accento sulle tragedie che stanno segnando il panorama internazionale: la bambina morta assiderata a Gaza durante il Natale, i bombardamenti russi in Ucraina, il dramma degli ostaggi di Hamas. Un quadro drammatico che “turba tragicamente le nostre coscienze” e non risparmia nemmeno le festività.
L’appello per la pace
“Mai come adesso la pace grida la sua urgenza”, ha affermato il Capo dello Stato, precisando però che pace non significa resa: “Non è sottomettersi alla prepotenza di chi aggredisce”. Un richiamo ai valori costituzionali e al ruolo dell’Italia come protagonista della diplomazia internazionale, specialmente in vista della presidenza del G7.
La sproporzione che preoccupa
Il Presidente ha evidenziato un dato allarmante: la spesa mondiale per gli armamenti ha toccato nel 2024 la cifra record di 2.443 miliardi di dollari. Una somma che supera di otto volte i fondi stanziati alla COP29 di Baku per contrastare il cambiamento climatico, definita da Mattarella una “sconfortante proporzione”.
Le sfide interne
Il discorso ha toccato anche le criticità nazionali: dalle lunghe liste d’attesa nella sanità alle disuguaglianze tra Nord e Sud, fino all’emergenza femminicidi. Un’attenzione particolare è stata rivolta alla situazione dei detenuti e alle persone che rinunciano alle cure per motivi economici.
Il caso Sala
Non è mancato un pensiero per Cecilia Sala, la giornalista detenuta in Iran dal 19 dicembre. “Interpreto l’angoscia di tutti”, ha dichiarato Mattarella, esprimendo vicinanza e speranza per un suo rapido ritorno in Italia.
Il messaggio si è concluso con un invito alla responsabilità collettiva: “La speranza siamo noi. Il nostro impegno. La nostra libertà. Le nostre scelte”. Un richiamo all’azione che sottolinea come il futuro dipenda dalle decisioni e dall’impegno di ogni cittadino.
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