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ANGHINELLI(ONSCI):”ROMA È IMPREPARATA, ALFANO HA PRESO SOTTOGAMBA IL PROBLEMA TERRORISMO”

È stato
un grave errore non prepararsi in maniera adeguata appena i vertici dell’Isis
avevano nominato Roma ed il Giubileo nella lista degli  obiettivi primari,
afferma ad InFoDifesa.it Edoardo
M. Anghinelli
, presidente dell’Osservatorio Nazionale per la Sicurezza dei
Cittadini Italiani (ONSCI).

“Oggi
come in ogni capitolo della storia del nostro Paese si corre ai ripari per quel
che si può. Il Ministro Angelino Alfano ha fatto un grave errore di sottovalutazione del problema anche se noi lo
denunciamo pubblicamente da mesi.
L’Home
Land Security ha dei tempi tecnici per essere adeguatamente aggiornata, ci
chiediamo se logicamente la mancanza dei metal detectors e degli scanner sia
dovuta ad una normale attesa dai 30 ai 60 giorni da parte delle aziende
produttrici.
Nella
lotta ad un terrorismo che fa perno sul sacrificio
dell’attentatore, la metodologia del controllo non può essere quella passiva
dell’area a rischio
, ma bisogna focalizzarsi sul controllo degli accessi e
delle persone.
Possiamo
anche mettere centinaia di militari sul territorio, ma se non si mette un varco
di accesso forzato dove controllare il contenuto ad esempio delle borse o degli
zaini rischiamo di far arrivare indisturbato l’attentatore nel luogo da lui
desiderato per compiere l’azione. In una logica kamikaze i militari possono addirittura  diventare gli obbiettivi sensibili
del terrorismo.
Dove
viene stravolta la logica della pena carceraria come deterrente all’azione
criminale, si entra in una dinamica di prevenzione attiva e di controllo
purtroppo talvolta ossessivo delle persone, in pratica avremmo dovuto prevedere
il passaggio dal nostro modello di sicurezza attuale a quello chiamato in gergo
di stampo “anglosassone”.
Il
cosiddetto modello “anglosassone “prescinde la privacy dei cittadini
per garantirne la sicurezza degli stessi, predilige l’utilizzo di telecamere
su tutto il territorio compresi i “punti ciechi”, con analisi
intelligente delle scene lavorando in anticipo con l’ausilio della
Cyber-Security per delineare le reti di connessione on-line tra i simpatizzanti
e i promotori dell’estremismo islamico.
Si
utilizzano continue azioni di rastrellamento dei possibili luoghi di
aggregazione per garantire sia l’identificazione che la fragranza della
pianificazione dell’azione terroristica, come successo a Bruxelles ad esempio.

Conclude
il Presidente Anghinelli “Si ha però bisogno di tempo per strutturarlo in
maniera efficace, soprattutto negli acquisti e nei test di funzionamento,
mi chiedo se Alfano  avrà il coraggio di ammettere i propri errori
nell’aver preso sottogamba il problema terrorismo in Italia.”

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