Torino Comics, polemica per il quadro su Salvini che commenta: "Disgustoso"
Al Torino Comics è stata esposta una controversa opera dell’artista spagnolo Luis Quiles che ritrae il ministro Salvini. Il quadro ha scatenato una bufera. La Regione Piemonte sta valutando la revoca del patrocinio agli organizzatori dell’evento. Cosa è successo.
Esplode la polemica per un quadro su Matteo Salvini in mostra al Lingotto Fiere durante il Torino Comics. Saluto romano, baffetto alla Hitler, fascia dell’Ue al braccio, mentre un organo genitale maschile gli eiacula in faccia: così è stato ritratto il leader della Lega nell’opera esposta che sta facendo molto discutere e che ha scatenato la polemica.
La Regione Piemonte: “Valutiamo la revoca del patrocinio”
Proprio oggi, domenica 16 aprile, la Regione Piemonte ha riferito che starebbe valutando la revoca del patrocinio agli organizzatori della manifestazione. “Un patrocinio è un atto di reciproca fiducia. Fiducia tradita nel momento in cui il vicepremier Matteo Salvini viene dileggiato in un’opera di assoluta volgarità“, hanno spiegato l’assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio e il capogruppo della Lega in consiglio regionale Alberto Preioni in una nota.
“Chi ha avuto la malafede di esporre un’opera del genere ha tradito lo spirito del nostro patrocinio. Vogliamo essere chiarissimi: se mai avessimo anche solo intuito che una simile tavola volgare e idiota fosse esposta, noi quel patrocinio mai lo avremmo accordato. E appunto valuteremo come ricorrere contro questo gesto vigliacco“. Secondo Poggio e Preioni l’opera “è priva di contenuti, volgare e poco rappresentativa della realtà anche in versione dissacratoria. La vignetta rappresenta in maniera plastica i limiti di chi l’ha disegnata piuttosto di quelli della politica che avrebbe voluto criticare”, si legge sul quotidiano online Alessandria24.
Il commento di Salvini: “Una schifezza disgustosa”
L’opera è stata realizzata dall’artista spagnolo Luis Quiles e da qualche giorno è ospitata alla famosa fiera del fumetto nella cosiddetta ‘Zona Rossa’, dedicata al fumetto erotico. Su Instagram il commento del diretto interessato non si è fatto attendere. “Una schifezza disgustosa. Direi penosa“, ha scritto il ministro delle Infrastrutture postando una foto del quadro.
Le altre reazioni e la polemica
“È semplicemente disgustoso. Questa non è arte, o legittimo esercizio di satira o critica politica. È volgarità allo stato puro“, è stata la reazione di Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera dei deputati e segretario della Lega in Piemonte, riporta Alessandria24. “La Lega del Piemonte – ha aggiunto – si schiera al fianco di Matteo Salvini, oggetto di un attacco inaccettabile, che sconfina nell’odio. Chiediamo immediati chiarimenti agli organizzatori, auspicando che arrivino scuse convincenti, e l’immediato ritiro dell’opera dall’esposizione”.
“Scandaloso, volgare e a dir poco inaccettabile il quadro in mostra al Lingotto Fiere dove in questi giorni si sta tenendo la XXVII edizione di Torino Comics, contro il nostro segretario Matteo Salvini. Qui si va ben oltre il diritto alla satira, che nessuno mette in discussione“, hanno affermato i deputati torinesi della Lega Elena Maccanti e Alessandro Benvenuto.
La replica degli organizzatori e dell’artista
Sulla questione sono arrivati anche i commenti degli organizzatori della fiera e l’autore dell’opera. “Torino Comics è da sempre una manifestazione apolitica, apartitica e sostiene l’arte in ogni sua forma, valorizzando la libertà di espressione“, hanno spiegato i primi, ripresi da Torino Today.
Mentre Luis Quiles ha replicato: “Tutte le opere della mia mostra sono una critica contro estremismi, violenze e contro le strategie della politica europea messe in campo per (non) gestire il problema dell’immigrazione, molto presente anche in Spagna. Tutte le opere trattano temi sociali, a favore della libertà di espressione e di scelta. Il ruolo dell’artista è proprio quello di fare riflettere, anche con immagini forti e disturbanti, su alcuni temi attuali”. E su Twitter scrive: “Sembra che a Salvini non sia piaciuto il ritratto che gli ho fatto“.
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