Giustizia

Somalo Assolto per Incapacità di Intendere e Volere: accoltellò un agente di polizia penitenziaria

A Rimini, un evento del 2021 ha scosso l’opinione pubblica e sollevato numerose domande sulla giustizia e la salute mentale. Si tratta del caso di Somale Duula, un uomo di 27 anni originario della Somalia, che è stato assolto dal tribunale di Rimini per aver aggredito un agente della polizia penitenziaria. La ragione dietro questa assoluzione è stata la sua incapacità di intendere e volere, un giudizio basato su una perizia psichiatrica che ha rivelato una schizofrenia paranoide, deliri e allucinazioni.

L’episodio iniziale ha avuto luogo in un pomeriggio di settembre del 2021, quando Duula viaggiava su un autobus diretto verso la frazione di Miramare a Rimini. Due controllori lo hanno avvicinato per richiedergli il biglietto, ma la situazione è rapidamente degenerata. Il giovane somalo ha reagito in modo violento, aggredendo i controllori e ferendoli con delle posate. Successivamente, una volta sceso dall’autobus, ha aggredito anche due donne e persino un bambino di soli 5 anni, accoltellandolo e rendendo necessario il suo ricovero in ospedale. Duula fu arrestato dalla Polizia, in risposta alle numerose segnalazioni preoccupate dei cittadini che avevano assistito alle violente scene.

L’assoluzione

Dopo essere stato processato, Duula è stato assolto, grazie alla valutazione delle sue condizioni mentali. La perizia psichiatrica ha rivelato la presenza di una schizofrenia paranoide, che gli causava deliri e allucinazioni. La perizia ha anche evidenziato che Duula era una persona socialmente pericolosa e necessitava di cure psichiatriche. Questo ha portato alla decisione del tribunale di assolverlo e di disporre il suo ricovero in una struttura psichiatrica di Reggio Emilia per almeno 8 anni.

Tuttavia, la storia di Duula non si è conclusa con questa assoluzione. Successivamente, è stato accusato di aver accoltellato un agente di polizia penitenziaria, pochi mesi dopo le precedenti aggressioni. Questo gli ha fatto affrontare un secondo processo, questa volta per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Ancora una volta, il tribunale ha basato la sua decisione sulla perizia psichiatrica precedente, portando a un’altra assoluzione.

In questo momento, Duula sta scontando una pena di due anni presso una struttura psichiatrica di Reggio Emilia. La sua storia solleva importanti questioni sulla salute mentale, la giustizia penale e la sicurezza pubblica. Molti si interrogano su come bilanciare la necessità di punire chi commette crimini con la necessità di fornire cure e supporto a coloro che soffrono di disturbi mentali. Il caso di Somale Duula mette in evidenza la complessità di questi temi e la necessità di trovare soluzioni adeguate per affrontarli.

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