Avvocato Militare

Esonero dal Turno Notturno per Militari con Disabili ‘Non Gravi’: La Posizione dell’Arma dei Carabinieri

Una recente sentenza della Cassazione, riportata da INFODIFESA (puoi leggerla qui), ha portato alla ribalta un argomento di grande rilevanza per molti lavoratori: l’esonero dai turni notturni per coloro che assistono familiari con disabilità. In una svolta significativa, la Corte ha stabilito che la gravità della disabilità non deve essere necessariamente dimostrata per ottenere tale esonero.

Questo caso è emerso da una situazione in cui un dipendente aveva chiesto di essere esonerato dai turni notturni a causa della madre disabile. Il datore di lavoro aveva sostenuto che solo le disabilità gravi giustificavano l’esonero, ma la Cassazione ha respinto questa argomentazione.

La sentenza afferma che chiunque assista un familiare con una disabilità, indipendentemente dalla gravità, può richiedere l’esonero. Inoltre, la pronuncia della Cassazione ha implicazioni significative per il diritto dei lavoratori a rifiutare trasferimenti per assistere familiari disabili. Secondo questa interpretazione della Legge 104, i lavoratori hanno il diritto di rifiutare un trasferimento, anche se la disabilità del familiare non è grave. Il datore di lavoro può opporsi solo se dimostra esigenze aziendali effettive e urgenti

La risposta ai quesiti del Comando Generale dei Carabinieri

Rispetto a tale delicato argomento, emergono posizioni contrastanti. Il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri pare aver evidenziato che esistono regolamenti di PERSOMIL che collegano il riconoscimento di tale diritto specificamente alla gravità dell’handicap. Queste linee guida, probabilmente antecedenti alla suddetta sentenza, non riflettono però l’attuale visione della Cassazione, piuttosto quella del Consiglio di Stato.

L’Arma dei Carabinieri ha sottolineato, infatti, l’importanza e la legittimità delle disposizioni che regolamentano l’assistenza alle persone disabili, basandosi su due recenti pronunce del Consiglio di Stato. Queste decisioni del Consiglio di Stato hanno un significato rilevante in quanto riguardano i rapporti di impiego in regime di diritto pubblico, fornendo chiarezza e orientamento nell’applicazione delle leggi relative alla tutela e al sostegno della maternità e della paternità, in particolare per quanto riguarda il diritto all’esonero dai turni notturni per coloro che hanno a loro carico persone con disabilità ai sensi della legge 104/92.

Queste sentenze del Consiglio di Stato non solo fornirebbero una guida per interpretare le leggi esistenti, ma pongono una forte enfasi sulla necessità di considerare la gravità della disabilità e l’effettiva necessità di assistenza per stabilire se un lavoratore ha il diritto di essere esonerato dai turni notturni al fine di fornire assistenza a una persona disabile. Questo criterio mira a garantire che il diritto all’esonero non venga applicato in modo generico a tutte le forme di disabilità, ma piuttosto alle situazioni in cui la disabilità è grave e richiede un sostegno significativo.

Gravità della Disabilità e Necessità di Assistenza

Abbiamo esaminato le sentenze richiamate dall’ufficio condizione militare dell’Arma dei carabinieri per rispondere ai numerosi quesiti giunti dai Comandi sull’esenzione dal servizio notturno in presenza di handicap “lieve”.

Ebbene secondo le richiamate sentenze del Consiglio di Stato il diritto all’esonero dai turni notturni dovrebbe essere legato alla gravità della disabilità e alla necessità di assistenza, piuttosto che a una definizione generica di disabilità.

Le sentenze del Consiglio di Stato mettono in luce l’importanza di considerare il benessere delle persone disabili e l’obiettivo di promuovere la loro integrazione sociale. Questo significa che le leggi che regolamentano l’assistenza alle persone disabili dovrebbero essere interpretate in modo da garantire che coloro che hanno bisogno di assistenza significativa siano adeguatamente tutelati, evitando un uso eccessivo di tali tutele in situazioni in cui la disabilità non è grave.

Discrepanza tra il Consiglio di Stato e la Cassazione

Nel panorama giuridico italiano, emergono chiaramente due distinte vedute nelle sentenze del Consiglio di Stato e della Cassazione riguardo all’interpretazione delle leggi sulla tutela e il sostegno della maternità e della paternità, soprattutto in merito al diritto all’esonero dai turni notturni per assistere persone disabili. Questa discrepanza di vedute può portare a incertezza e potenziali controversie legali che coinvolgono i diritti dei lavoratori e le leggi sulla disabilità.

È fondamentale che il sistema giuridico italiano tenda verso una visione univoca in modo da evitare lunghi e costosi contenziosi legali. Una chiara e coerente interpretazione delle leggi in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, specialmente per quanto riguarda la disabilità, è essenziale per garantire che i diritti dei lavoratori e delle persone con disabilità siano rispettati in modo uniforme e giusto.

Auspicio di una Visione Univoca

Pertanto, ci si auspica che le autorità giuridiche lavorino insieme per raggiungere una visione univoca e armonizzata sulle questioni relative all’assistenza alle persone disabili, evitando controversie inutili e costose e garantendo che i diritti di tutte le parti coinvolte siano preservati in modo giusto e adeguato.

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