Esteri

Singapore, a pattugliare l’aeroporto ora pensano i poliziotti-robot: «a breve controlleranno strade e stazioni»

L’obiettivo dichiarato è quello di «proiettare una presenza aggiuntiva della polizia», ma tra i viaggiatori internazionali sembra esserci già qualche primo segno di preoccupazione. A Singapore, l’aeroporto di Changi ha introdotto definitivamente due robot poliziotti per pattugliare i corridoi e i terminal. La decisione è arrivata dopo cinque anni di test ed esperimenti, che alla fine sembrano aver convinto le forze di polizia del piccolo Stato del sud-est asiatico a investire su una maggiore presenza dei loro colleghi non-umani. I robot poliziotti sono alti circa un metro e settanta, ma sono dotati di arti allungabili che portano l’altezza complessiva fino a 2 metri e 30 centimetri. Il robot si muove su quattro ruote, ha una videocamera che può riprendere a 360°. I filmati registrati saranno conservati negli archivi della polizia per 30 giorni.

Sulla parte anteriore spicca un display su cui scorrono messaggi di varia natura. All’occorrenza il robot può emettere il suono di una sirena oppure trasmettere, dai suoi altoparlanti, la voce degli agenti in carne e ossa che si trovano a distanza.I nuovi poliziotti robotici sono dotati poi di un pulsante, che – se premuto – permette di comunicare direttamente con la polizia dell’aeroporto per chiedere informazioni o segnalare eventuali situazioni di pericolo.

«È stato sicuramente uno spettacolo, come qualcosa appena uscito da Black Mirror», ha commentato il cittadino americano Samwell Swant alla Cnn facendo riferimento alla serie tv distopica prodotta da Netflix. «L’integrazione della robotica migliora l’efficienza operativa e le capacità dei nostri ufficiali in prima linea, consentendo loro di essere più efficaci nelle loro funzioni», ha spiegato all’emittente americana Lim Ke Wei, il capo delle operazioni della polizia aeroportuale di Singapore. I primi robot poliziotti sono stati impiegati a Singapore nel 2018 e il loro dispiegamento è stato usato durante il periodo del Coronavirus per garantire il rispetto del distanziamento sociale. I risultati ottenuti in questi anni sembrano aver convinto la polizia di Singapore ad ampliare il loro uso. A breve, infatti, questi robot saranno usati non solo per il pattugliamento di stazioni e aeroporti ma anche per le strade di tutta l’isola.

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