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SENATO: PENE SEVERE PER LE FORZE DI POLIZIA CHE NON SI RENDERANNO RICONOSCIBILI DURANTE LE MANIFESTAZIONI

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Il disegno di legge S.1307 “Disposizioni in materia di
identificazione degli appartenenti alle Forze dell’ordine che espletano
attività di ordine pubblico”
 presentato dal senatore M5S Marco Scibona ed
altri 31 cofirmatari
approda oggi in senato per la votazione.

“Francamente penso che forze di polizia e manifestanti non siano due
squadre che si affrontano e gareggiano per un trofeo sportivo – afferma il
delegato Co.Ce.R. carabinieri Giuseppe La Fortuna – attribuire numeri o sigle
non risolve il problema.
“Quello che mi indigna – continua La Fortuna – è la strumentalizzazione
della questione
. Molte volte ci troviamo di fronte a scontri organizzati, quasi
studiati a tavolino, istigazioni di ogni genere, sputi e minacce pur di
arrivare allo scontro. 
Ed i nostri governanti dove individuano il problema? nella
mancanza di queste sigle. Quasi che una matricola sul casco possa preservare le
piazze dalla ferocia, annullare calci e azzerare gli insulti.
L’ipocrisia politica arriva a ritenere l’individuazione dei carabinieri tramite il numeretto sul casco“una
battaglia di civiltà”, “una questione democratica” ribadendo il solito refrain “è l’Europa a
chiedercelo”.
Ma, a meno che essere europeisti non significhi utilizzare le regole a
proprio piacimento, dall’Europa dovremmo trarre anche ben altri insegnamenti
sulle forze di polizia. Perché, è bene ripeterlo in certi paesi dove il
numero identificativo c’è vi sono anche altre regole perentorie a tutela degli
agenti, dove il travisamento dei manifestanti non è come in Italia, vietato ma
tollerato
. Siamo arrivati al punto ­- conclude La Fortuna – che i carabinieri
ci penseranno due volte prima di cinturare i palazzi della politica rischiando
di farsi massacrare pur di difendere le Istituzioni e chi ci governa.”

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