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SEI POLIZIOTTI ARRESTATI PER CORRUZIONE: RILASCIAVANO CARTE DI SOGGIORNO FALSE

Con l’accusa di corruzione sei poliziotti sono stati arrestati: quattro sono dell’ufficio immigrazione, due di commissariati locali (Porta Genova e Lorenteggio). Secondo l’accusa avevano messo in piedi un’organizzazione che forniva, in cambio di quattrini, permessi di soggiorno anche agli stranieri che non ne avrebbero avuto i titoli. Il ‘prezzo’ delle pratiche andava dai 500 ai 5000 euro. I casi scoperti dai colleghi della squadra mobile “sono sicuramente superiori al centinaio”.

Quattro agenti sono in carcere, per due, invece, sono stati disposti i domiciliari, perché estranei all’associazione a delinquere. C’è anche un settimo poliziotto coinvolto nell’indagine, per lui è stata decisa la sospensione di un anno dal lavoro.

Dell’organizzazione facevano parte anche tre cittadini stranieri che facevano da intermediari, due cinesi (anche loro in carcere) e un arabo che la polizia sta ancora cercando. Il loro ruolo era quello di procacciare i clienti. L’indagine è partita nel 2013. Nel corso delle indagini, nel 2015, questi agenti erano stati comunque spostati dal loro incarico.

Nel corso delle indagini è emerso che gli agenti coinvolti si lamentavano dei controlli stringenti iniziati con l’arrivo della nuova dirigente dell’Immigrazione. Proprio per questo motivo, di fronte all’aumento dei controlli interni, hanno iniziato ad appoggiarsi a colleghi distaccati nei commissariati.

Nel corso dell’inchiesta è stata sequestrata in via preventiva anche una villa del ‘700 nel Magentino del valore di 690mila euro. Si tratta di un immobile di pregio intestato alla moglie di uno dei poliziotti.

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