Editoriale

Scorta negata a “Ultimo”: indagato per falso un dirigente della Polizia

La Procura di Roma secondo quanto riporta il Corriere, avrebbe iscritto nel registro degli indagati un alto dirigente della Polizia con esperienza nella lotta alla criminalità organizzata con l’accusa di falso e calunnia nei confronti del colonnello Sergio De Caprio, noto come “Ultimo”, protagonista della cattura del boss mafioso Salvatore Riina.

Secondo l’imputazione contestata, nel 2022 un funzionario di polizia già a capo dell’UCSI, avrebbe presentato una relazione tecnica contenente informazioni erronee che potrebbero aver influenzato la decisione di un tribunale amministrativo su un controverso provvedimento di revoca della tutela per “Ultimo”.

La vicenda ha origine nel 2018 quando il ministero dell’Interno sottrasse la scorta a “Ultimo”, nonostante questi avesse denunciato il ritrovamento di una lettera minatoria a suo carico. Dopo un iter processuale complesso, nel 2022 il tribunale chiese nuovi chiarimenti tecnici all’UCSI. Fu allora che il funzionario di polizia, adducendo acquisizioni investigative poi smentite, avrebbe accusato falsamente “Ultimo” di aver simulato le minacce per ottenere un vantaggio processuale.

Tuttavia, sottolinea il pubblico ministero, le indagini sulle minacce si erano in realtà concluse con l’archiviazione, non per infondatezza ma perché l’autore era ignoto. Il prossimo 14 marzo il Consiglio di Stato dovrà nuovamente esprimersi sulla revoca della tutela, che gli atti acquisiti potrebbero aver illegittimamente influenzato.

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