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Scadenza imminente: Sanitari militari senza proroga, una situazione da affrontare con urgenza

Il Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 è stato emanato per affrontare l’emergenza epidemiologica da COVID-19. Questo provvedimento prevedeva misure volte a potenziare il Servizio sanitario nazionale e a fornire sostegno economico a famiglie, lavoratori e imprese colpite dalla pandemia. L’articolo 7 del decreto riguardava l’arruolamento temporaneo di medici e infermieri militari per contrastare la diffusione del virus. Erano previsti 120 ufficiali medici e 200 sottufficiali infermieri con una ferma eccezionale della durata di un anno.

I requisiti per l’arruolamento includevano un’età massima di 45 anni, il possesso della laurea in medicina e chirurgia con relativa abilitazione per i medici e la laurea in infermieristica con abilitazione per gli infermieri. Inoltre, non dovevano aver ricevuto giudizi di non idoneità al servizio militare, né essere stati congedati dalle Forze armate o condannati per reati non colposi.

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Il personale arruolato avrebbe ricevuto un trattamento giuridico ed economico paragonabile a quello del personale in servizio permanente.

Negli aggiornamenti successivi, con vari decreti susseguitisi, la ferma dei medici e degli infermieri militari è stata prorogata prima fino al 31 dicembre 2021, poi fino al 31 marzo 2022, successivamente fino al 30 giugno 2022, poi ancora al 31 dicembre 2022, ovviamente con il consenso degli interessati. L’ultima proroga riportata è fino al 30 giugno 2023.

La scadenza imminente del 30 giugno evidenza la mancanza di previsione di una proroga o stabilizzazione per i sanitari militari che hanno svolto un ruolo essenziale durante l’emergenza COVID-19. Nonostante le difficoltà che la sanità militare sta affrontando, non sono state prese misure per garantire un supporto continuativo a questi professionisti che hanno contribuito in modo significativo per il Paese sia in fase emergenziale che successivamente. Sarebbe auspicabile che il Ministro Crosetto comprenda la situazione di questi militari e della sanità militare nel suo complesso, riconoscendo il valore del loro contributo e prendendo in considerazione opportune azioni a loro sostegno.

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