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RENZI: “SBLOCCARE SCATTI FORZE DELL’ORDINE. MA 5 CORPI POLIZIA SONO TROPPI”

“Siamo disponibili
a sbloccare gli scatti salariali delle forze dell’ordine, ma cinque
corpi di polizia sono troppi
“. Così il premier Matteo Renzi,
ospite di Quinta Colonna su Rete 4, ha anticipato quanto
avverrà martedì all’incontro con i sindacati delle divise insieme con i ministri dell’Interno
e della Difesa, Angelino Alfano e Roberta Pinotti.

E’
passato un mese da quell’annuncio di sciopero generale di poliziotti e militari che tanto aveva fatto infuriare
il premier. Nel frattempo i toni si sono abbassati, la frattura si è ricomposta
e martedì mattina i sindacati faranno il loro ingresso a Palazzo
Chigi. Sul tavolo c’è il tanto atteso atteso sblocco degli
stipendi
, attivi ormai da 4 anni. Una partita che vale circa un miliardo di
euro e le coperture sono state trovate, almeno secondo quanto sin qui
annunciato.
Il
governo intende
“dare
una mano alle forze dell’ordine, vera, anche economica – ha assicurato Renzi
che avverte – ma bisogna anche rendersi conto che sacrifici ora bisogna farli
tutti: abbiamo cinque corpi di polizia, non ce li ha nessuno al mondo.
Bisogna
smetterla con atteggiamenti discutibili di alcuni sindacati delle forze di
polizia, con l’annuncio di scioperi, e bisogna smetterla di non rendersi conto
che sacrifici ora bisogna farli tutti, bisogna entrare nella logica di fare
tutti un sacrificio. Ma a chi sta sulla strada bisogna riconoscere quel che
merita e noi lo faremo”.
Nei
giorni scorsi Alfano aveva auspicato anche un anticipo dello sblocco agli
ultimi mesi del 2014, anziché farlo partire dall’1 gennaio 2015. Bisognerà però
verificare se ci sono le risorse. Intanto, c’è chi ipotizza che in cambio dello
sblocco salariale Renzi pretenderebbe un riordino dei corpi di polizia,
attualmente cinque: polizia, carabinieri, guardia di finanza, corpo
forestale e polizia penitenziaria.
“Non li ha nessuno al mondo”, ha detto
Renzi.
In
alcune bozze di provvedimenti nei mesi scorsi si parlava dell’assorbimento di
polizia penitenziaria e Corpo forestale nella Polizia di Stato. Un modo per
farespending review ed evitare duplicazioni e sprechi. Ma da Alfano
oggi è arrivato tuttavia uno stop.
“Ogni
razionalizzazione della spesa che non tolga efficienza – ha premesso – la
sosteniamo, ma sull’accorpamento bisogna fare una valutazione importante: il
sistema delle forze dell’ordine funziona e prima di mettere mano al bisturi
bisogna pensarci molto bene. Non si può – ha sottolineato – depotenziare il
sistema”.
Anche Maurizio
Gasparri
 (Fi) si schiera contro l’ipotesi accorpamenti, che, osserva,
“non
porterebbero risparmi e mortificherebbero specificità e tradizioni. Alfano dice
una cosa, Renzi un’altra. Non si possono destabilizzare strutture fondamentali
per la sicurezza dello Stato. La si smetta con questi annunci e queste liti nel
governo, e piuttosto si sblocchino le retribuzioni del comparto
sicurezza-difesa”.
Di
tutt’altro parere il sindacato Sap, secondo il quale ridurre
le forze di polizia “è fondamentale”. C’è necessità, per il segretario Gianni
Tonelli
,

“di
riformare un apparato insostenibile, con cinque forze dell’ordine a carattere
nazionale più le polizie provinciali, quelle locali, i vigili del fuoco e la
guardia costiera. A che cosa servono 11 centrali operative nella stessa città,
7 uffici per le paghe, 7 uffici di gestione del personale, 7 uffici vestiario,
7 uffici per gli automezzi etc? Dall’interno ci permettiamo di dire che non
servono a nulla e che il 60% delle risorse è sprecata”.

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