Notevole esborso di spese per arredi di lusso in un Comando dei Carabinieri, il sindacato insorge: “Pregiudicata la possibilità di acquisto di altri materiali e di ammodernamento della caserma”
Il sindacato UNARMA ASC ha inviato nei giorni scorsi una lettera di segnalazione alle autorità competenti in merito a presunte spese eccessive per l’arredo della sala polifunzionale del Comando Provinciale dei Carabinieri de L’Aquila. Stando a quanto denunciato dal sindacato, nel corso del 2023 sarebbero stati acquistati per la sala polifunzionale “arredamenti di prodotti da una prestigiosa fabbrica di mobilio, consistenti in pezzi pregiati in fattezza trasparente e da diverse decine di sedute in policarbonato”.
Il segretario generale Antonio Nicolosi ha dichiarato: “Sembrerebbe che i costi di approvvigionamento abbiano notevolmente sforato il tetto ammesso dai listini degli accordi quadro previsti in materia”.
Inoltre, il sindacato evidenzia come tali arredi “a causa delle loro particolare criticità costruttiva, siano particolarmente soggetti a precoce usura e presentino rapidamente opacizzazione, facilità al graffio”.
La spesa elevata per l’ammodernamento della sala polifunzionale avrebbe dunque comportato, secondo UNARMA, un pregiudizio nell’acquisto di altri materiali ed arredi necessari per i Reparti territoriali dipendenti dal Comando Provinciale.
“La scarsità di risorse – si legge nella lettera – non ha consentito l’installazione di impianti di climatizzazione in diversi ambienti lavorativi ove, tra l’altro, ne veniva avvertita la necessità anche dal cittadino in quei presidi destinati alla ricezione del pubblico”.
Il sindacato chiede pertanto chiarezza sulla gestione delle risorse destinate al miglioramento delle condizioni lavorative dei militari dell’Arma, ricordando come “il benessere del personale si persegue individuando i bisogni e le necessità dei lavoratori e creando un ambiente di lavoro confortevole dove il militare possa esercitare le proprie attività in maniera sicura e serena”.
La lettera di UNARMA è stata inviata anche alla Corte dei Conti “per la valutazione di propria competenza”, con l’intento di sollecitare i dovuti controlli sulla regolarità della spesa. Si tratta di un caso di “whistleblowing”, come definito dallo stesso sindacato, messo in atto per garantire trasparenza e corretta gestione delle risorse pubbliche.
Ora la palla passa alle autorità competenti, chiamate a verificare la fondatezza delle accuse mosse da UNARMA e ad accertare eventuali responsabilità nella scelta di destinare fondi ingenti all’abbellimento della sala polifunzionale, a discapito di interventi ritenuti più urgenti e necessari per la funzionalità dei Reparti e la sicurezza del personale.
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