Carabinieri

Molotov contro la caserma dei Carabinieri, distrutta un’auto di servizio

Un ordigno artigianale lanciato nel resede della caserma dei Carabinieri di Pergine Valdarno. Un gesto gravissimo quello che è stato portato a termine questa notte contro l’Arma e i contro militari che la rappresentano. Un gesto che ha creato danni considerevoli. Una lingua del fuoco divampato dallo schianto della “molotov”, è arrivata infatti al copertone della ruota di un’auto di servizio, una Grande Punto, facendola andare in fiamme.

Il bilancio di questo atto pericolosissimo è un’auto completamente distrutta e la facciata della caserma che reca i segni del fumo. Ma la ferita più grande è quella che ha lasciato nel cuore dei militari e degli stessi cittadini, stupiti e increduli di fronte a quanto hanno assistito.

L’incendio

L’ordigno artigianale è stato lanciato questa notte, all’1,40 circa. Chi l’ha fatta volare oltre la recinzione, aveva studiato nel dettaglio il gesto, tanto da essersi posizionato in un “cono d’ombra” dove le telecamere non riuscivano ad arrivare. 

I militari si sono subito accorti di quanto stava avvenendo, ma non sono riusciti a salvare l’auto. Una lingua di fuoco ha raggiunto il copertone di una ruota dell’auto di servizio, che era parcheggiata nel resede, e in pochi minuti è stata avvolta dalle fiamme. 

Sul posto sono subito accorsi i vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme, ma della vettura era rimasta solo la carcassa. 

Le indagini

Adesso i carabinieri stanno indagando a 360 gradi. Dopo aver visualizzato tutti i filmati delle telecamere di sorveglianza della caserma, stanno passando in rassegna i sistemi di videosorveglianza della zona, per capire se in qualche frame sia rimasta impressa l’immagine di chi ha compiuto il gesto. 

Nella zona non ci sarebbero particolari tensioni sociali, criminalità organizzata o fenomeni eversivi. La caserma inoltre non è considerata un obiettivo sensibile particolarmente in vista. Secondo gli stessi militari, non si tratterebbe di un attentato a sfondo politico, piuttosto di un atto di piccolo sabotaggio. Sulla vicenda dunque si allungherebbe l’ombra di qualcuno che potrebbe covare risentimento nei confronti dell’Arma, forse solo per questioni i personali.

La solidarietà

La notizia del gravissimo atto ha colpito molto i cittadini. Così il sindaco Simona Neri ha espresso la sua solidarietà tramite il profilo Facebook:

A nome di tutta l’Amministrazione Comunale esprimo totale solidarietà e vicinanza all’arma dei Carabinieri offrendo massima collaborazione e tutto il nostro supporto.

Quello che è successo questa notte a Pergine Valdarno è inaccettabile, gravissimo e pericoloso. Un episodio da condannare fermamente per la violenza che esprime, per il valore simbolico che rappresenta e soprattutto per l’offesa arrecata a tutte le donne e gli uomini che ogni giorno indossano una divisa ed a proprio rischio e pericolo difendono e proteggono la collettività. Le Forze dell’Ordine rappresentano la prima Istituzione nazionale che infonde fiducia nella cittadinanza e per tale motivo torniamo a condannare quanto accaduto augurandoci che quanto prima si individuino le dinamiche e le responsabilità di questo reato gravissimo.

Fratelli d’Italia Arezzo e Il Circolo di Fratelli d’Italia del Comune  di Laterina Pergine Valdarno, hanno espresso con una nota totale solidarietà ai Carabinieri di Laterina Pergine Valdarno.

 

 

“Il gravissimo gesto di questa notte è inaccettabile – affermano il presidente provinciale Lucacci e il presidente del circolo Alberto Ricci: -, esprimiamo la nostra più profonda vicinanza ai militari e alle loro famiglie e ci auguriamo che il colpevole venga scoperto e punito. È stato un vero e proprio attacco alle forze dell’ordine e all’Arma dei Carabinieri che da sempre garantiscono egregiamente la sicurezza della nostra comunità. In un certo senso è stato quindi un’attacco verso la comunità stessa”.

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