Politica

Ministro Pubblica Amministrazione: “Stanziati per i contratti 8 miliardi, i sindacati ne chiedono 32. Serve un bagno di realtà”

In una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, il Ministro della Funzione Pubblica Paolo Zangrillo ha discusso temi cruciali relativi alla Pubblica Amministrazione italiana, tra cui il rinnovo dei contratti di sanità e istruzione e l’adozione di nuove politiche nel settore.

Rinnovo dei Contratti e Bilancio 2024

Il Ministro ha confermato che il Consiglio dei Ministri darà il via libera ai contratti per sanità e istruzione, chiudendo così la tornata contrattuale 2019-2021. Il ritardo accumulato, come sottolineato da Zangrillo, è stato un ostacolo significativo, ma ora si guarda avanti con ottimismo. Per il triennio 2022-2024, il governo ha stanziato ben 8 miliardi di euro, una cifra che, secondo il Ministro, rappresenta un “grande messaggio di attenzione” verso i dipendenti pubblici. “Ci sono già 2 miliardi per l’anticipo sui prossimi rinnovi per i dipendenti dello Stato attraverso l’indennità di vacanza contrattuale potenziata che viene pagata in questo mese. Si tratta, in media, di circa 760 euro lordi annui per dipendente».

Sfide Sindacali e Realismo Finanziario

Nonostante l’impegno del governo, i sindacati rimangono scettici. Essi sostengono che 8 miliardi non siano sufficienti e hanno pianificato un presidio di protesta per Lunedi chiedendo lo stanziamento di 32 miliardi. Zangrillo, tuttavia, sottolinea la necessità di un “bagno di realtà” e l’importanza del rispetto dei vincoli di bilancio. Con incrementi medi del 6% previsti, il Ministro considera questo un buon risultato, nonostante le richieste sindacali di una cifra quadrupla.

Settimana Lavorativa e Smart Working

Il Ministro ha anche discusso delle proposte riguardanti la settimana lavorativa ridotta, considerandola prematura e sperimentale, soprattutto alla luce dei problemi di produttività. “Certamente lavoriamo per migliorare il benessere dei nostri dipendenti, come abbiamo fatto anche con lo smart working, ma parlare di settimana corta nella Pa è assolutamente prematuro”. Sul fronte dello smart working, Zangrillo riconosce la necessità di miglioramenti significativi, enfatizzando l’importanza di una gestione efficace e risultati garantiti “Sulla proroga stiamo riflettendo. La mia posizione è che non ci sono più i presupposti che c’erano durante la pandemia. Più in generale, credo che si debba migliorare moltissimo il modo di gestire lo smart working, nel senso che questa è una soluzione percorribile solo se chi ha responsabilità dell’organizzazione del lavoro ne sappia garantire il risultato. E su questo c’è ancora molta strada da fare

I dirigenti non sono all’altezza?  Forse ci vorrebbe più formazione. 

«Nella nostra Pa c’è una classe di dirigenti con una preparazione tecnica straordinaria. Ma fare il dirigente significa anche avere leadership. Credo ci sia moltissimo da lavorare sul profilo manageriale perché ancora la gestione delle persone non viene considerata come una priorità». Considero la formazione strategica, come testimonia anche il nuovo polo formativo della Sna, la Scuola nazionale dell’amministrazione, che ho inaugurato venerdì a Reggio Calabria. Valuterò la performance dei dirigenti anche in base a quanta formazione garantiranno. Quando sono arrivato al ministero il tempo medio dedicato dai dipendenti pubblici alla formazione era di nemmeno un giorno all’anno. Adesso, con una mia direttiva, chiediamo che diventino almeno 3».

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