Militare massacra la moglie con un asse di legno, arrestato per tentato omicidio
Massacrata di botte e con un’asse di legno dal marito, militare di Marina, davanti i figlioletti di tre e sette anni. Un pomeriggio di violenza inaudita in una palazzina di via Domenico Sfondrini, a Lunghezza, dove i poliziotti delle Volanti e del commissariato Casilino hanno arrestato il 39enne per tentato omicidio aggravato della moglie, di 37, ora ricoverata in gravi condizioni all’ospedale San Camillo. Gli è stato contestato anche il reato di maltrattamenti in famiglia. La moglie è stata sottoposta a una Tac e poi trasferita in terapia intensiva. È in coma farmacologico.
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Il militare, che non sembra fosse stato denunciato in passato dalla consorte per violenze domestiche, è stato trovato in casa dopo che a mezzogiorno i vicini avevano dato l’allarme al Nue 112. Non era fuggito e avrebbe tentato di giustificarsi mentre la moglie veniva portata via su un’ambulanza dell’Ares 118. Sotto choc i bambini, un maschietto e una femminuccia, affidati alla nonna materna. Lui, originario di un paese in Sardegna, è stato condotto in commissariato per essere interrogato. A fine giornata il pm ha deciso di arrestarlo. È stato trasferito in carcere in attesa dell’udienza di convalida davanti al gip.
Gli investigatori hanno sentito parenti e vicini di casa della coppia per capire cosa abbia provocato l’aggressione selvaggia alla donna, nata a Taranto ma da tempo residente a Roma con il marito e i figli. Accertamenti anche per ricostruire lo stato di servizio del militare. Ignoti i motivi della lite fra marito e moglie scoppiata prima di quello che è stato un vero e proprio pestaggio. L’uomo si è fermato solo quando la donna era a terra sul pavimento esanime con il volto completamente tumefatto. Ma nonostante questo non ha chiamato nessuno per farla soccorrere.
Redazione articolo a cura di Rinaldo Frignani per il Corriere.it