Editoriale

Mattarella e Meloni all'Altare della Patria per la Giornata dell’Unità Nazionale

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio si sono recati all’Altare della patria per la cerimonia in occasione della celebrazione della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera. Palazzo Chigi la definisce la solennità più unificante, mentre dal Quirinale arriva l’invito a “consolidare un’Italia fondata su pace, libertà e diritti umani”.

Il 17 marzo 1861 veniva ufficialmente proclamato il Regno d’Italia. Per celebrare questa ricorrenza, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato alla cerimonia all’Altare della patria per una cerimonia in presenza di diverse autorità dello Stato: la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, la presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra, il governatore del Lazio Francesco Rocca e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. In piazza Venezia, il capo dello Stato ha deposto una corona di alloro sulla tomba del Milite Ignoto ed è schierato un picchetto interforze per gli onori militari.

Palazzo Chigi: “La solennità più unificante”

La proclamazione del Regno d’Italia oggi non viene ricordata con un festivo: il 17 marzo è però diventato la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera. In una nota pubblicata sul sito del governo si legge che 162 anni fa “iniziava il cammino dell’Italia come Stato unitario e si realizzava l’auspicio di un giovane genovese, visionario e ribelle, come Goffredo Mameli: poter vedere gli italiani non più ‘calpesti e derisi’ e ‘divisi’, bensì raccolti in ‘un’unica bandiera’“. Il governo definisce questa solennità nazionale “la più unificante che abbiamo” e che c’è un impegno “che dobbiamo onorare ogni giorno: riannodare i fili di ciò che ci unisce e riscoprirci una comunità. Solo così possiamo liberare le migliori energie della Nazione e dimostrare che nessuna meta è preclusa all’Italia”.

Quirinale: “Consolidare un’Italia fondata su pace, libertà e diritti umani”

In occasione di questa ricorrenza, il presidente della Repubblica ha ricordato “le generazioni che hanno accompagnato questo traguardo” e tutti coloro che “con il loro operato, hanno contribuito alla nascita e alla crescita del nostro Paese, promuovendo quei valori di civile convivenza, quegli ideali di libertà e democrazia, di pace e di partecipazione allo Stato di diritto e alla comunità internazionale, che hanno trovato consacrazione nella nostra Costituzione”. Il capo dello Stato ha definito la guerra in Ucraina una minaccia a questi valori, ma affermato che questi “garantiscono le risorse morali necessarie a fronteggiare le sfide complesse che la contemporaneità ci mette innanzi“. La nota pubblicata si conclude evidenziando che “la Costituzione, l’Inno degli italiani e la Bandiera sono i riferimenti che ci guidano nell’impegno comune di consolidare un’Italia fondata su pace, libertà e diritti umani”.

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