Esteri

L’Afghanistan denuncia attacchi aerei del Pakistan: otto vittime

Il Pakistan avrebbe condotto la scorsa notte attacchi aerei all’interno del territorio dell’Afghanistan, nei quali sarebbero rimasti uccisi otto civili. Lo afferma in un comunicato il portavoce del governo di Kabul, Zabuhullah Mujahid, precisando che gli attacchi sono avvenuti intorno alle 3 del mattino nelle province di Khost e Paktika, al confine con il Pakistan, e che le vittime sono tutte donne e bambini. Secondo Mujahid, le forze aeree di Islamabad hanno preso di mira “case di gente comune”: tre donne e tre bambini sono rimasti uccisi a Paktika, dove un’abitazione è crollata per effetto dei bombardamenti, mentre altre due donne hanno perso la vita a Khost, dove pure è stato distrutto un edificio residenziale. Gli attacchi giungono dopo che sabato scorso il presidente pachistano, Asif Ali Zardari, ha annunciato una rappresaglia in risposta a un attentato a un posto di controllo delle forze di sicurezza nel Waziristan settentrionale, in territorio pachistano, nel quale hanno perso la vita sette militari, tra cui due ufficiali. La responsabilità dell’azione è stata rivendicata dal gruppo armato Hafiz Gul Bahadar, che secondo le autorità di Islamabad ha le proprie basi operative proprio nella provincia afgana di Khost.

“Il Pakistan sostiene che l’obiettivo degli attacchi era (il militante) Abdullah Shah, che però vive in territorio pachistano. I membri della sua tribù vivono in entrambi i Paesi e si muovono frequentemente attraverso il confine”, ha spiegato Mujahid sulla piattaforma social X, l’ex Twitter. “L’Emirato islamico (dell’Afghanistan) condanna fermamente gli attacchi, che costituiscono azioni non serie e violazioni del territorio afgano”, ha aggiunto il portavoce del governo talebano, secondo cui “il Pakistan non dovrebbe incolpare l’Afghanistan per i propri problemi e per la propria incapacità di contenere le violenze. Tali atti possono portare a conseguenze catastrofiche che il Pakistan non sarà in grado di controllare”. Gli attacchi aerei della scorsa notte sono stati confermati anche dal ramo pachistano dei talebani, Tehreek-i-Taliban Pakistan (Ttp) e testimoniano le crescenti tensioni tra i due Paesi, in particolare dopo il ritorno dei talebani al potere a Kabul, nel 2022, e dopo la caduta a Islamabad del governo guidato dal premier Imran Khan.

Il quotidiano pachistano “Dawn” riferisce tuttavia che negli ultimi giorni le autorità di Islamabad hanno intensificato i contatti con i dirigenti talebani in Afghanistan e che proprio la scorsa settimana l’incaricato d’affari dell’ambasciata pachistana a Kabul, Obaidur Rahman Nizamani, si è recato a Kandahar per incontrare il governatore locale Mullah Shirin Akhund, considerato tra i più stretti consiglieri dell’emiro Hibatullah Akhundzada. Venerdì 15 marzo il diplomatico è stato ricevuto anche dal ministro degli Esteri ad interim Amir Khan Muttaqi. Il Pakistan, come affermato nei giorni scorsi dal rappresentante speciale per l’Afghanistan Asif Durani, è convinto che 5-6 mila militanti del Ttp trovino attualmente rifugio in Afghanistan, dove ricevono sostegno finanziario dall’India. “Se includiamo anche le famiglie, il numero sale a 70 mila”, ha precisato il diplomatico sabato 16 marzo parlando a un evento organizzato da un think tank di Islamabad.

Il 16 marzo, inoltre, c’è stato un colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri talebano, Amir Khan Muttaqi, e il nuovo ministro degli Esteri del Pakistan, Ishaq Dar, riferito dal ministero degli Esteri afgano. Oltre a congratularsi con l’interlocutore per il recente insediamento, con l’auspicio che svolga un ruolo positivo nel rafforzamento delle relazioni bilaterali, il rappresentante di Kabul ha sollecitato un contributo costruttivo da parte pachistana nell’attuazione dei principali progetti infrastrutturali della regione. Muttaqi ha anche invitato Dar a visitare l’Afghanistan. Le parti, infine, hanno sottolineato l’importanza di facilitare la circolazione dei passeggeri, dei pazienti e delle merci al valico di Durand e di affrontare i problemi esistenti. Tra i problemi, di cui la nota non fa menzione, c’è la recrudescenza del terrorismo in Pakistan da quando, alla fine del 2022, il gruppo Ttp ha messo fine a un accordo di cessate il fuoco col governo pachistano e rivendicato poi una serie di attentati. A novembre Islamabad ha chiamato in causa il governo talebano per la recente ondata di attacchi, giustificando così la decisione di espellere in massa gli immigrati irregolari afgani presenti in Pakistan.

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