LA LIBERTA’, MADRE DI TUTTE LE BATTAGLIE
Con questa frase i delegati del Cocer Carabinieri Giuseppe La Fortuna e Gianni Pitzianti, prendono le distante dal comunicato fatto circolare dal Cocer carabinieri nel quale si diffidava il personale scettico o contrario al riordino delle carriere ad esprimere il proprio parere sull’articolato legislativo.
“Non è possibile imbavagliare il personale ne sul web ne altrove. Le critiche sono sempre costruttive anche se a volte nella massa può sfuggire qualche esagerazione, ma non abbiamo visto in rete lamentele per punto preso, ma analisi discordanti a quello che qualcuno vuol far passare come un perfetto riordino che accontenta tutti. Basta pensare che si è dovuto fare il tutto in estrema economia e, pur ringraziando il Governo dello sforzo fatto, non possiamo non sottolineare che alla fine dei conti, tutto questo guadagno per il personale non c’è! E non sono solo i Carabinieri ad esprimere il loro parere ma anche sindacati e associazioni di categoria hanno espresso il proprio scetticismo o dissenso. Più sono le critiche saranno costruttive e non demagogiche, e più facile sarà per il Legislatore modificare, ove possibile, in meglio, il riordino”.
“Personale sacrificato da anni di vacanza contrattuale, blocchi stipendiali e prospettive pensionistiche terrificanti. Non più tardi di ieri i nostri Servizi Segreti hanno gridato l’allarme terrorismo ed è proprio a questi uomini che lo Stato chiederà i maggiori sacrifici per tutelare i cittadini inermi. Non possiamo essere proprio noi delelagti della Rappresentanza a tappargli la bocca!”.
“Non è possibile imbavagliare il personale militare già penalizzato da un sistema di tutela, la Rappresentanza Militare, che fa acqua da tutte le parti e necessita di essere riformata al più presto, stiamo lavorando anche in questo senso, ma quando c’è di mezzo la più importante delle libertà garantite dalla Costituzione, quella di parola e di espressione, allora si che siamo costretti ad intervenire. Troppi atti che ledono la democrazia e la libertà di questo Paese vengono quotidianamente attuati, tipo la costante deroga delle elezioni della rappresentanza militare. Dobbiamo essere vigili e garantire a tutti i cittadini, anche i lavoratori in divisa, la più totale libertà nel rispetto delle Leggi vigenti.”