Concorsi

La Difesa arruola cyber militari, al via il primo bando: ecco chi può partecipare

Lo Stato maggiore italiano recluta cyber militari. La scorsa settimana la Difesa ha pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ( 4ª Serie speciale “Concorsi ed esami” n. 3 – del 13 gennaio) e su Portale del reclutamento (inpa.gov.it), il primo di tre bandi di concorso a nomina diretta per il reclutamento di ufficiali in servizio permanente nel ruolo normale dei Corpi della Marina militare, tra cui sono ricompresi i posti orientati a soddisfare le esigenze interforze nell’ambito dei settori cyber e spazio. I successivi bandi saranno per ufficiali a nomina diretta di Esercito e Aeronautica per un totale di 64 posti. La guerra tra Russia e Ucraina ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica il fenomeno della “cyberwar” o guerra cibernetica. E le Forze armate italiane si adeguano.

Per quanto riguarda il primo bando della Marina Militare, si tratta di 21 posti da Sottotenente di Vascello nel Corpo del Genio della Marina, da impiegare nei domini cyber e spazio della Difesa ripartiti fra il personale in possesso delle seguenti lauree magistrali/specialistiche: ingegneria aeronautica ovvero aerospaziale e astronautica; ingegneria elettronica; ingegneria delle telecomunicazioni; ingegneria informatica, informatica, sicurezza informatica; fisica e matematica. I candidati idonei risultati vincitori, spiega la Difesa, potranno esprimere la propria preferenza rispetto all’impiego nel settore cyber o nel settore spazio. Domande entro il 13 febbraio. Le prove scritte si svolgeranno presso l’Accademia Navale di Livorno ovvero presso il Centro di Selezione della Marina Militare di Ancona, «con inizio presumibilmente nel mese di febbraio 2023 ed avranno la durata di 2 giorni».

Il Comando delle Operazioni spaziali

I vincitori saranno inseriti nell’ambito del Comando operazioni spaziali. Costituito l’8 giugno 2020 sul modello della Space Force Usa, in attuazione degli indirizzi del Capo di Stato Maggiore della Difesa, punta a potenziare la capacità nazionale di operare nel dominio spaziale, assicurando la protezione e la difesa degli assetti spaziali nazionali e integrandone efficacemente i servizi nelle operazioni. A seguito di questa riorganizzazione, il Comando è diventato l’unico elemento di organizzazione a livello operativo nello specifico settore, costituendo l’interfaccia di riferimento operativa sia verso le forze armate sia in campo interministeriale e internazionale.

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