ISIS UCCIDE UN ITALIANO IN BANGLADESH
project manager per una ong, Icco Cooperation. Secondo la polizia locale, a
sparare sarebbero stati uomini armati a bordo di una moto. Le autorità italiane
stanno verificando la rivendicazione dello Stato Islamico.
di Dacca, in Bangladesh. Si tratta di Cesare Tavella, di circa 50 anni, project
manager per una ong olandese, la Icco Cooperation, che ha uffici nel Paese. La
Farnesina ha confermato il decesso e ha avvertito la famiglia. Secondo Site,
l’Isis avrebbe rivendicato l’omicidio.
Agguato per strada – Secondo la polizia, Tavella sarebbe stato
ucciso intorno alle 19 per strada, nel quartiere di Gulshan, da almeno tre
uomini armati che lo avrebbero raggiunto in moto e “crivellato di
colpi”. Testimoni hanno raccontato ai media locali di aver sentito almeno
tre spari: l’italiano, in tenuta da jogging, sarebbe stato ferito all’addome,
alla mano destra e al gomito sinistro. Gli uomini armati l’avrebbero poi
lasciato “in una pozza di sangue” e sarebbero riusciti a scappare. Alcuni
passanti avrebbero caricato il corpo per portarlo agli “United Hospitals”, dove
Tavella, secondo una fonte ospedaliera, sarebbe arrivato già morto, “con
numerose ferite da arma da fuoco”.
Verifiche sulla rivendicazione dell’Isis – Dopo poche ore, secondo
quanto riferito dalla direttrice del Site, Rita Katz, su
Twitter, l’Isis avrebbe rivendicato l’uccisione dell’uomo. Rivendicazione
che le autorità italiane stanno verificando. La polizia locale ha subito
escluso l’ipotesi della rapina finita male, visto che la vittima aveva ancora
con sé tutti i suoi effetti personali.
Chi era la vittima – Cesare Tavella a Dacca si occupava di un
progetto, Proofs (Profitable Opportunities for Food Security),
nel settore dell’agricoltura locale e dell’alimentazione. Secondo il suo
profilo sul sito del programma, aveva cominciato a lavorare nell’ambito dello
sviluppo nel 1993, sempre nel settore della sicurezza alimentare e dello
sviluppo rurale, in diverse ong internazionali soprattutto in Asia.