Difesa

IL MINISTRO DELLA DIFESA VORREBBE RIDURRE A 2 ANNI IL MANDATO DEI VERTICI MILITARI

Ridurre il mandato dei capi delle Forze armate riportandolo a due anni, con una possibilità di riconferma solo di altri due, invece che a 3 anni non prorogabili com’è attualmente. È questo – apprende l’ Ansa da fonti della Difesa – il provvedimento allo studio del ministro Elisabetta Trenta, che approderà nei prossimi giorni al Consiglio dei Ministri. L’obiettivo – viene sottolineato – è di anticipare il “tagliando” sull’operato dei vertici militari sulla base delle linee programmatiche del governo.

LA RIDUZIONE A DUE ANNI «RITORNO ALLA NORMALITÀ»

«Ridurre a due anni il mandato dei capi delle forze armate significa un ritorno alla normalità. Il ministro ha massima fiducia negli attuali capi, ma intende anticipare il tagliando sul lavoro che svolgeranno, in linea con gli indirizzi programmatici del contratto di governo», hanno riferito fonti della Difesa. «Tutela del personale militare e ricongiungimenti familiari sono i punti più importanti per il ministro, che pertanto ne vuole valutare la piena attuazione. Riducendo il mandato a due anni, la valutazione nei confronti del loro operato sarà più attenta e immediata», hanno aggiunto le stesse fonti. Della questione ha scritto il quotidiano La Verità secondo cui vi sarebbe anche una proposta del Mef di mantenere l’attuale mandato triennale con una possibilità di proroga di un anno. «Non sappiamo se corrisponde a verità, ma se così fosse per noi sarebbe impraticabile, poiché significherebbe aumentare ulteriormente il mandato, che non ha senso», hanno spiegato sempre le stesse fonti.

IL LIMITE ATTUALE DI 3 ANNI INTRODOTTO NEL 2017

La norma attuale, secondo cui i capi di forza armata e dell’Arma dei carabinieri durano in carica 3 anni senza possibilità di proroga, è stata introdotta con il precedente governo nel 2017. In precedenza l’incarico era per almeno due anni prorogabili a tempo indeterminato. Il ministro Trenta vuole tornare a due anni, con una limitata possibilità di proroga, proprio per anticipare la valutazione sull’operato dei vertici e decidere di conseguenza.

Lascia un commento

error: ll Contenuto è protetto