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Il guardiano silenzioso dei mari: come il Regno Unito garantirà la continuità della sua deterrenza nucleare

Il Regno Unito ha recentemente ribadito la centralità della deterrenza nucleare per la propria strategia di difesa, in un contesto internazionale sempre più instabile e imprevedibile. Attraverso la pubblicazione di un Defence Command Paper intitolato “Delivering the UK’s Nuclear Deterrent as a National Enterprise”, il Ministero della Difesa britannico ha delineato un approccio a lungo termine per mantenere la propria capacità di deterrenza nucleare continua via mare e le relative infrastrutture.

La postura nucleare del Regno Unito si basa su 4 sottomarini lanciamissili balistici (SSBN) classe Vanguard, di cui uno è sempre in pattuglia operativa con missili balistici Trident D5 e testate nucleari britanniche. Questa capacità viene ritenuta essenziale per garantire la sicurezza nazionale e rimane cruciale oggi come non mai, poiché le minacce globali diventano sempre più complesse e diversificate.

Un mondo sempre più instabile

I rischi nucleari globali sono in aumento, come sottolineato dal Segretario alla Difesa Grant Shapps. La Russia sta facendo un ampio uso di retorica nucleare nella sua guerra contro l’Ucraina; la Cina sta espandendo il suo arsenale sia numericamente che qualitativamente; la Corea del Nord continua con le sue provocazioni missilistiche e nucleari; l’Iran sta producendo uranio altamente arricchito. In questo contesto, la deterrenza britannica basata su sottomarini nucleari in pattuglia continua fornisce stabilità sia per gli interessi nazionali che della NATO.

La priorità della continuità

La priorità del Regno Unito è quella di sostituire gli attuali 4 sottomarini Vanguard con i nuovi sottomarini classe Dreadnought, il primo dei quali entrerà in servizio nei primi anni ‘30 con i nuovi missili Trident. Ciò garantirà la continuità della deterrenza nucleare britannica per i prossimi 40 anni, visto che l’attuale contesto di rischi durerà probabilmente ben oltre il 2030.

Investimenti chiave per il futuro

Per sostenere questo sforzo, il Defence Command Paper delinea investimenti chiave in infrastrutture e competenze. Verranno potenziati il cantiere navale di Barrow-in-Furness, dove vengono costruiti i sottomarini, la base navale di Faslane che li ospita, e l’Atomic Weapons Establishment, dove vengono progettate le testate. Si investirà in figure professionali critiche come scienziati, ingegneri, saldatori, project manager e soprattutto nei sottomarinisti della Royal Navy, reclutando nuovo personale e migliorandone la retention.

Una nuova testata all’avanguardia

I sottomarini Dreadnought monteranno una nuova testata nucleare, l’Astraea A21/Mk7, che sfrutterà tecnologie e processi produttivi avanzati per far fronte alle minacce future. Il suo sviluppo è già in corso presso l’Atomic Weapons Establishment nell’ambito del Replacement Warhead Programme. Si tratta di un progetto di lungo termine, che dimostra l’impegno britannico a mantenere una credibile deterrenza nucleare indipendente per i decenni a venire.

La forza del deterrente

La sola esistenza di questa capacità serve a scoraggiare potenziali aggressori e preservare la pace, prevenendo minacce di coercizione al Regno Unito e ai suoi alleati NATO. In un mondo caratterizzato da una nuova era di competizione tra grandi potenze, la continuità della deterrenza nucleare britannica appare più cruciale che mai. Gli investimenti e la visione di lungo termine delineati nel recente Defence Command Paper mirano a garantire che il Regno Unito possa continuare a contare su questa capacità strategica negli anni e decenni futuri.

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