Geopolitica

Henry Kissinger: Un Ponte tra Est e Ovest nell’Era Moderna

Questo articolo, scritto dal rinomato esperto in relazioni internazionali e politica estera Giancarlo Elia Valori, esplora la vita e l’eredità di Henry Kissinger, l’ex Segretario di Stato americano, deceduto il 29 novembre all’età di 100 anni. Kissinger è una figura iconica nella diplomazia mondiale, noto per il suo ruolo cruciale nel plasmare le relazioni tra gli Stati Uniti e la Repubblica Popolare Cinese, nonché per il suo contributo fondamentale al dialogo globale.

Valori, con la sua prospettiva unica e la sua esperienza diretta con Kissinger, ci guida attraverso la storia di questo diplomatico straordinario. Partendo dalle prime visite di Kissinger in Cina, che posero le basi per la normalizzazione delle relazioni sino-americane, l’articolo illustra come le sue azioni abbiano avuto un impatto duraturo sul palcoscenico mondiale. Valori riflette anche sulle loro interazioni personali, fornendo un’analisi intima delle qualità che hanno reso Kissinger una figura così influente e rispettata.

Attraverso questo ritratto, Valori non solo celebra i successi di Kissinger ma pone anche l’accento sulle sfide e le complessità che hanno caratterizzato la sua carriera. L’articolo è un tributo commovente e profondamente informato a uno dei più grandi diplomatici del XX secolo, sottolineando il suo lascito come ponte tra culture diverse e come artefice di un mondo più connesso e pacifico.

(di Giancarlo Elia Valori) – Il 29 novembre è morto l’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger nella sua casa nel Connecticut all’età di 100 anni. Kissinger – fra gli altri meriti – è conosciuto come «un vecchio amico del popolo cinese» e ha svolto un ruolo importante nello stabilimento delle relazioni diplomatiche e degli scambi tra Pechino e Washington. Come ha affermato lo stesso Kissinger, egli ha trascorso metà della sua vita sino a pochi mesi fa, lavorando sulle relazioni Stati Uniti d’America-Repubblica Popolare della Cina. Ha visitato il Paese asiatico più di cento volte, dando un contributo eccezionale allo sviluppo delle relazioni internazionali.

Nel settembre 1973, il cinquantenne Kissinger era diventato Segretario di Stato degli Stati Uniti sotto l’amministrazione Ford: il primo non di origine wasp-statunitense. In precedenza Kissinger aveva servito come consigliere per la sicurezza nazionale durante l’amministrazione Nixon, e ha avuto una grande influenza
sulla politica estera degli Stati Uniti d’America. Chi vi parla ha conosciuto Kissinger nel maggio 1978, su presentazione dell’allora rabbino capo di New York, Arthur Schneier. Con Kissinger ebbi un cordiale colloquio, in cui ebbi mondo di leggergli la lettera del mio amico Kim Il Sung, presidente della Repubblica Popolare della Corea, che avevo incontrato a Pyongyang nel febbraio 1977. Kissinger prima di tutto apparve stupitissimo che un italiano si recasse nella chiusa Corea socialista. Inoltre ebbe anche modo di farmi alcune domande riguardo ai giudizi del presidente coreano su Ho Chi Minh, deceduto nel 1969, ossia sei anni prima della fine
della guerra di liberazione del Vietnam. L’ho incontrato l’ultima volta il 23 settembre 2019 a New York nel corso dell’Annual Awards Dinner della Fondazione Appeal of Conscience: ospiti d’onore eravamo Kissinger e chi vi parla.

Tra le oltre cento visite di Kissinger in Cina, la più nota al grande pubblico è la sua prima visita in Cina nel 1971. Questa gettò le basi per ulteriori scambi e comunicazioni tra Washington e Pechino. Infatti il 9 luglio 1971, in qualità di consigliere di Nixon, Kissinger mise piede per la prima volta sul suolo cinese nel viaggio segreto dal nome in codice ‘Polo’ e rimase nella capitale cinese per meno di 48 ore, ma l’incontro con Zhou Enlai, allora primo ministro del Consiglio di Stato cinese, durò ben 17 ore. Nel febbraio 1972, Kissinger accompagnò Nixon nella sua visita in Cina, segnando un momento fondamentale nella normalizzazione delle relazioni sino-americane.

Nel corso degli anni Kissinger ha prestato sempre attenzione allo svolgimento degli affari esteri mondiali e ha attribuito grande importanza al ruolo positivo delle relazioni economiche e commerciali tra Stati Uniti e Cina. All’età di 88 anni ha pubblicato il libro “Sulla Cina” nel tentativo di comprendere la Cina da un punto di vista strategico e prospettiva storica. Nel luglio 2023, il presidente Xi Jinping ha incontrato Kissinger alla Diaoyutai State Guesthouse a Pechino: questa è stata l’ultima visita di Kissinger in Cina. Xi Jinping ha parlato molto bene del contributo storico di Kissinger alla promozione dello sviluppo delle relazioni sino-americane e al rafforzamento dell’amicizia tra i due popoli. Kissinger ha affermato che le relazioni USA-Cina sono cruciali per la pace e la prosperità dei due paesi e del mondo attraverso la comprensione reciproca. Premio Nobel per la pace nel 1973.

Il 24 ottobre di quest’anno, il Comitato nazionale per le relazioni USA-Cina ha tenuto la sua cena di premiazione annuale a New York per consegnare a Kissinger un premio in riconoscimento del suo eccezionale contributo allo sviluppo delle relazioni sino-americane. Nel suo discorso di ringraziamento, il centenario Kissinger ha affermato che la pace e la cooperazione tra gli Stati Uniti e la Cina sono di vitale importanza e sono nell’interesse di entrambi i paesi e del mondo. Kissinger ha invitato gli Stati Uniti d’America e la Repubblica Popolare della Cina a riportare congiuntamente in carreggiata le relazioni bilaterali: «proprio come credevo cinquant’anni fa, possiamo trovare un modo per superare gli ostacoli».

Kissinger è un testimone storico dello sviluppo delle relazioni mondiali, e lo testimoniano i suoi tanti libri. Egli è la continuità dei grandi diplomatici del passato: Talleyrand e Metternich che nel Congresso di Vienna del 1814 garantirono al mondo di evitare per almeno un secolo una conflagrazione mondiale. Kissinger ha sempre auspicato il varo di un nuovo ordine mondiale. E nei suoi recenti lavori ha fatto anche riferimento all’intelligenza artificiale, su cui – assieme al nuovo ordine mondiale – mi soffermerò nel mio prossimo libro.

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