Forze Armate e Polizia, in aumento stipendio dell’1,5%. Ecco come calcolare importo ed a quanto ammontano gli aumenti
L’Aumento: Quanto Equivale in Euro?
L’aumento previsto dalla Legge di Bilancio 2023 per le forze militari, la polizia e i dipendenti pubblici equivale a circa l’1,5% dello stipendio. Per calcolare l’importo in euro è necessario moltiplicare lo stipendio mensile per 0,015. Questo significa che un dipendente con uno stipendio mensile di 1.500 euro riceverà un bonus complessivo pari a 225 euro (1.500 x 0,015), corrisposti in tredici tranche da 17,31 euro ciascuna. Tale premio va ad aggiungersi alla normale vacanza contrattuale prevista annualmente.
Bonus dipendenti pubblici, cos’è l’indennità una tantum prevista dalla Legge di Bilancio 2023
Il disegno di Legge di Bilancio 2023 prevede novità anche per i dipendenti pubblici. Con l’obiettivo di sostenere i redditi, tenendo in considerazione il periodo attuale e le risorse totali a disposizione, è stato stanziato un miliardo di euro per l’erogazione di un bonus una tantum.
L’indennità sarà erogata solamente per il 2023 e sarà pari all’1,5 per cento dello stipendio per 13 mensilità.
Come confermato dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante l’audizione sul disegno della Manovra presso le Commissioni bilancio di Camera e Senato del 2 dicembre, questa somma si aggiungerà all’indennità di vacanza contrattuale già in erogazione nel 2022.
“Si aggiunge all’indennità di vacanza contrattuale già in erogazione. Tale emolumento accessorio corrisponde a circa 3 volte l’indennità di vacanza contrattuale.”
Solo per il prossimo anno, dunque, il bonus per i dipendenti pubblici sarà erogato direttamente da parte delle Amministrazioni e ai soli fini del trattamento di quiescenza.
Pertanto, tale somma non è calcolabile ai fini dell’indennità premio di fine servizio, dell’indennità sostitutiva di preavviso, del TFR (trattamento di fine servizio) e di quella prevista dall’art. 2122 del Codice Civile (indennità in caso di morte).
Bonus per compensare inflazione
Il bonus una tantum è decisamente uno sforzo apprezzabile per contribuire alla stabilità finanziaria dei militari, delle forze di polizia e dei dipendenti pubblici; tuttavia, non è sufficiente a compensare l’inflazione. Ciò significa che il costo della vita per queste persone aumenterà più rapidamente rispetto all’indennità che riceveranno. Inoltre, poiché il bonus viene determinato in base allo stipendio, le persone con salari più alti beneficeranno di importi maggiori rispetto a quelle con salari più bassi. Questo creerà una disparità nella distribuzione delle entrate tra i diversi gruppi di lavoratori.
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