FOLGORE SHOCK, SFREGIATA LAPIDE DEL PARACADUTISTA CADUTO IN AFGHANISTAN: “IE PIACEVA LA GUERRA? SE LA È PRESA IN C…”
Esiste a Roma una lapide che ricorda il sacrificio
di David Tobini, il paracadutista del 183esimo reggimento
“Nembo” morto a Khame Mullawi, in Afghanistan, il 25 luglio
2011.
di David Tobini, il paracadutista del 183esimo reggimento
“Nembo” morto a Khame Mullawi, in Afghanistan, il 25 luglio
2011.
È una lapide semplice. Di marmo. Fatta apporre dai
paracadutisti romani per commemorare, per usare un termine caro alla Folgore,
un “fratello”.
paracadutisti romani per commemorare, per usare un termine caro alla Folgore,
un “fratello”.
A qualcuno, però, quella lapide proprio non deve
piacere. Tanto che si è preso la briga di imbrattarla, apostrofando i
paracadutisti come gente “di m…” e, soprattutto, commentando così
la morte di David: “Ie piaceva la
guerra? Se la è presa in c…”. La mamma di David, Annarita, ha
intanto sporto denuncia, trovando la comprensione del comando dei carabinieri
di Cassia – La Storta (soprattutto da chi era in servizio e che, assieme alla
denuncia, ha raccolto anche il dolore della “mamma d’Italia”).
piacere. Tanto che si è preso la briga di imbrattarla, apostrofando i
paracadutisti come gente “di m…” e, soprattutto, commentando così
la morte di David: “Ie piaceva la
guerra? Se la è presa in c…”. La mamma di David, Annarita, ha
intanto sporto denuncia, trovando la comprensione del comando dei carabinieri
di Cassia – La Storta (soprattutto da chi era in servizio e che, assieme alla
denuncia, ha raccolto anche il dolore della “mamma d’Italia”).
Ovviamente, chi ha compiuto questo gesto non si è
preso la briga di firmarsi. Ed è giusto così. È giusto sapere chi muore
“per la causa nazionale”, come recita la lapide. Ed è altrettanto
giusto che un personaggetto che scrive certe bestialità rimanga anonimo.
Insignificante.
preso la briga di firmarsi. Ed è giusto così. È giusto sapere chi muore
“per la causa nazionale”, come recita la lapide. Ed è altrettanto
giusto che un personaggetto che scrive certe bestialità rimanga anonimo.
Insignificante.