Esercito

Folgore: centralità dell’addestramento e spirito di corpo per affrontare le sfide future. il Capo di SME in visita ai parà

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, ha incontrato a Livorno i paracadutisti della Brigata “Folgore”.

La visita del Generale Masiello alla Brigata Folgore

Nel corso della visita il Comandante della “Folgore”, Generale di Brigata Massimiliano Mongillo, ha fornito al Generale Masiello un aggiornamento sulla Brigata paracadutisti, con particolare attenzione sulla specificità della Grande Unità da Combattimento, tenuto conto dei nuovi scenari internazionali e dell’attuale contesto di riferimento. Nel corso dell’aggiornamento sono stati illustrati i principali impegni addestrativi e operativi, nonché fornito un approfondimento sulle varie progettualità in itinere riguardanti le Aviotruppe.

Le parole del Generale Masiello ai parà della Folgore

Nel corso del suo intervento di saluto il Generale Masiello ha evidenziato: “gli assi di sviluppo del mio mandato non solo si applicano alla Folgore, così come a tutto l’Esercito, ma nella Folgore sono nati, si sono alimentati e si sono fortificati. I valori sono stati sempre la fonte di sostentamento della specialità, a livello individuale e collettivo, soprattutto nei momenti più difficili, quando la nostra missione ci ha messo alla prova, senza lasciare mai nessuno indietro.

Con l’addestramento, duro e continuo, si sviluppano – ha proseguito il Gen. C.A. Masiello – non solo la competenza e la padronanza degli strumenti concettuali, fisici e morali per assolvere il compito ed elevare il livello di sicurezza per noi e per chi è al nostro fianco, ma anche quel legame fortissimo, che è lo spirito di corpo, moltiplicatore dell’output operativo e necessaria premessa di affidabilità.

Tutto l’Esercito sarà tecnologico – ha precisato il Capo di SME – per stare al passo con i tempi e per potersi confrontare almeno alla pari, e speriamo che non avvenga mai, con ogni potenziale avversario. La tecnologia è comunque da considerarsi un mezzo, mai un fine. L’addestramento e l’adattamento sono il nostro oggi, che si estrinseca nelle operazioni, la trasformazione rappresenta il nostro domani, ma il singolo paracadutista, con la sua passione, motivazione e fedeltà al giuramento prestato al cospetto del Tricolore, rappresenta il nostro sempre” – ha concluso il Gen. C.A. Masiello.

La Brigata Folgore sempre in prima linea nelle missioni internazionali

​Le unità della Folgore partecipano pressoché a tutte le operazioni militari in cui sono impiegate le Forze Armate Italiane e alle esercitazioni multinazionali al fianco di Alleati e Partner, condotte nel contesto della NATO e della c.d. airborne community allo scopo di incrementare il livello di interoperabilità e la capacità di risposta. Garantire al Paese unità capaci di essere schierate in tempi rapidissimi in aree di crisi, anche a grandi distanze dalla Madrepatria, costituisce da sempre un obiettivo prioritario della Brigata Paracadutisti.

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