ECCO COME SI PROTEGGE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI DUE AEREI, 35 ELICOTTERI, 12 AUTO, DUE AUTOBUS: L’ESERCITO PERSONALE POSTO A PROTEZIONE DI BARACK OBAMA
Il presidente degli Stati Uniti nei suoi spostamenti per il paese o per i viaggi istituzionali all’estero, è sempre scortato da un piccolo esercito posto a sua protezione. Il vero obiettivo della scorta del presidente degli Stati Uniti non è quello di ingaggiare la minaccia, ma mettere in salvo l’uomo più potente del mondo: ecco perché al suo servizio c’è quanto di meglio l’attuale tecnologia possa offrire. E’ quanto scrive Franco Iacch per il Giornale.it.
Il Ground Force One è l’autobus del Presidente degli Stati Uniti. Ha esordito durante il tour in Ohio e Pennsylvania per le presidenziali del 2012 ed è stato appositamente progettato dai servizi segreti. La flotta presidenziale è composta da due autobus costati singolarmente 1,2 milioni di dollari. E’ una piattaforma corazzata contro svariati attacchi e con i medesimi sistemi di sopravvivenza della Cadillac One. Finemente arredato all’interno, assicura 46,9 m2 di spazio.
Il Marine Helicopter Squadron One è il reparto di volo responsabile del trasporto del presidente sui velivoli a rotore VH-3D ed UH-60 Black Hawk. HMX-1 gestisce una flotta di 35 elicotteri ed è formato da 800 marine con sede a Quantico, in Virginia. La principale protezione degli elicotteri dei Marine è il numero delle piattaforme in volo. Solitamente, quando il presidente viaggia negli Stati Uniti, gli elicotteri in volo sono sempre tre (il gioco delle tre carte). All’estero il numero è portato a cinque: nessuno conosce la posizione del presidente. Il Marine One assicura contromisure anti-missile a guida radar/infrarosso e ricerca di calore. La cellula è altamente rinforzata in caso di impatto. I lavori sulla nuova flotta di elicotteri (21 operativi e due prototipi) sono iniziati nel 2014 con un contratto da 1,2 miliardi di dollari siglato dalla Marina USA con la Sikorsky dopo l’abbandono del programma VXX. Punto di partenza per la nuova piattaforma presidenziale sarà il Sikorsky S-92A. Oltre alle specifiche coperte da segreto militare, rispetto alle attuali piattaforme i nuovi elicotteri avranno maggiore capacità di carico ed autonomia in volo senza rifornimento. La suite interna prevede anche la possibilità di effettuare videoconferenze criptate (carenza emersa durante l’11 settembre) ed altre comunicazioni necessarie per consentire al presidente di lavorare in modo sicuro durante i voli. Le nuove direttive della Marina prevedono un elicottero ancora più blindato, elettronicamente e strutturalmente, rispetto all’attuale e protetto, quindi, sia dagli attacchi EMP che dai missili. L’obiettivo è quello di schierare i primi sei elicotteri entro il 2020 con consegna dell’intera flotta per il 2023.
Elicotteri ed auto, sono trasportati a destinazione prima dell’arrivo del presidente tramite una flotta di C-17 Globemaster o C 5-Galaxy. L’intera flotta aerea e terrestre del presidente è in grado di entrare in azione con preavviso minimo. La flotta “C” presidenziale trasporta anche i team di analisi della Phoenix Raven, una forza specializzata in grado di fornire protezione degli aeromobili USA contro ogni tipo di nemico durante un ponte aereo. I Phoenix Ravens sono ritenuti l’unica difesa che si frappone tra queste minacce e un grande, costoso e vulnerabile bersaglio alato con un bandiera americana sulla sua coda. Gli operatori Phoenix Ravens utilizzano equipaggiamento classificato.
Il velivolo statunitense più noto al mondo è l’Air Force One. Oggi, questo nome si riferisce ad uno dei due Boeing 747-200B, che trasportano i codici di coda 28000 e 29000. La designazione dell’Air Force per l’aeromobile è VC-25A. L’Air Force One è uno dei simboli più riconoscibili della presidenza Usa, generando innumerevoli riferimenti non solo nella cultura americana, ma in tutto il mondo. Capace di rifornimento in volo, l’Air Force One può trasportare il Presidente in qualsiasi parte del mondo. All’interno, Obama ed i suoi compagni di viaggio godono di 4.000 piedi quadrati di superficie su tre livelli, tra cui una suite per il presidente che dispone di un grande ufficio, bagno e sala conferenze. L’Air Force One include anche un centro medico operativo con sala operatoria e staff medico permanentemente a bordo. Due cucine assicurano una media di cento pasti. L’Air Force One rientra nella categoria degli “aerei del giorno del giudizio”. Sono pensati per proteggere l’Autorità nazionale in situazioni critiche con attacco nucleare ostile che, nel first strike, sarebbe indirizzato alla decapitazione dell’intera catena di comando e comunicazione. Tali piattaforme aeree sono in grado di coordinare l’intero inventario strategico, comunicare con tutte le forze armate e sono progettate specificatamente per resistere agli effetti degli impulsi elettromagnetici (EMP) e termici da esplosione nucleare. La linea “doomsday planes” è sempre in preallerta, 24 ore su 24, sia in Russia che negli Stati Uniti. Contrariamente a quanto si possa pensare, americani e russi hanno in servizio non uno ma due aerei comando (e due in riserva) sempre disponibili in qualsiasi momento. La piattaforma prescelta dalla Casa Bianca è l’E-4B. Il Cremlino, invece, si basa sull’Ilyushin-86.