È morto Nicola Barbato, il coraggioso poliziotto ferito dalla camorra e costretto su una sedia a rotelle: “Era un eroe”
È morto Nicola Barbato. Le forze dell’ordine, i cittadini che ha protetto con il suo impegno e tutti quelli che lo hanno conosciuto, piangono il valoroso poliziotto che il 25 settembre 2015, in servizio alla Squadra Mobile di Napoli, fu gravemente ferito a colpi di pistola a Napoli, nel quartiere di Fuorigrotta durante un’operazione anticamorra. A bordo di un’auto civetta, tentò di sventare un’estorsione in un negozio di giocattoli, ma il criminale, un esattore del pizzo, fece fuoco.
Nei giorni di ricovero nella terapia intensiva dell’ospedale Loreto Mare, i colleghi e la famiglia presidiarono giorno e notte il reparto. Barbato restò a lungo in coma, si salvò ma perse l’uso delle gambe e fu costretto su una sedia a rotelle.
Sovrintendente di polizia, medaglia d’oro al valore civile, il suo coraggio è stato riconosciuto da tutte le istituzioni. Accolse il capo della polizia Vittorio Pisani a Napoli, all’arrivo nella questura di Napoli 4 giorni dopo l’insediamento. E da Pisani fu ricevuto a Roma.
“Se ne è andato un grande uomo , un eroe il cui esempio rimarrà per sempre una delle più grandi lezioni di vita per chiunque, ciao Nicola” scrivono gli amici ricordandolo sui social. Il pensiero va alla moglie e ai figli che hanno seguito il suo esempio.
La camera ardente sarà allestita oggi 9 marzo alle 11 nella casa funeraria Graziano a Teverola, i funerali si svolgeranno domenica 10 marzo alle 16 nella parrocchia di San Giovanni Evangelista a Teverola. “Ricordatelo per sempre -dice Andrea -perché la polizia è questa, quella che mette la vostra sicurezza al primo posto”.
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