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DE LAURENTIIS LITIGÒ CON POLIZIOTTO, PM GLI CONTESTA RESISTENZA E LESIONI

(di Titti Beneduce) – La
Procura ha chiuso le indagini su Aurelio De Laurentiis per l’aggressione a un
poliziotto in servizio nell’aeroporto di Capodichino; l’episodio avvenne lo
scorso luglio, quando il presidente del Napoli si stava imbarcando per
raggiungere la squadra in ritiro in Trentino. Il pm Francesca De Renzigli
contesta la resistenza e le lesioni a pubblico ufficiale; De Laurentiis, che è
difeso dall’avvocato Fabio Fulgeri, rischia ora il rinvio a giudizio.


La
vicenda

È
sabato 11 luglio. De Laurentiis arriva con altre 17 persone e chiede di salire
subito in aereo, evitando la fila. Il personale dell’aeroporto fa uno strappo
alla regola e lo accontenta, consentendogli di passare per il varco riservato
all’equipaggio. 
Il patron del Napoli non solo non ringrazia, ma addirittura
chiede a uno dei poliziotti della Polaria, il sostituto commissario Roberto
Vitale, di portargli i bagagli. Lui, ovviamente, rifiuta: «Non se ne parla, non
sono qui per questo». De Laurentiis comincia ad alterarsi. Chiede di avere il
suo pullmino privato per essere accompagnato fino alla scaletta dell’aereo, ma
le misure di sicurezza non lo consentono. A questo punto lui dà in
escandescenze. Si rivolge di nuovo a Vitale e gli grida: «Lei se ne può andare,
non ho bisogno di lei nè della sua scorta, vada a fare servizio da un’altra
parte». Subito dopo, come si legge nell’avviso di chiusura delle indagini, «lo
colpisce al collo spingendolo indietro con forza». Il poliziotto va in ospedale
a farsi visitare, i medici gli diagnosticano lesioni guaribili in cinque
giorni.
Dell’episodio non si viene a sapere nulla fino a quando non ne dà
notizia il sindacato Silp Cgil.

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