Difesa

Da volontari a riservisti: presentato il disegno di legge per istituire la riserva militare

Roma – Una riserva militare da mobilitare rapidamente in caso di grave minaccia per la sicurezza dell’Italia o di stato di emergenza: è quanto prevede il progetto di legge presentato alla Camera dal Presidente della Commissione Difesa Nino Minardo.

Nella proposta di legge si legge che i riservisti verrebbero attinti esclusivamente dal bacino dei cittadini italiani che hanno già prestato servizio come Volontari in Ferma Triennale (VFT) o Volontari in Ferma Iniziale (VFI) e che attualmente sono in congedo. Ciò consentirebbe di selezionare, su base volontaria, personale già formato e addestrato dalle Forze Armate italiane.

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“Nei principali Paesi europei e in altre Nazioni come Israele e Stati Uniti la riserva è un meccanismo consolidato per la Difesa – spiega Minardo -. Questa legge darà all’Italia uno strumento in più per fronteggiare emergenze e minacce alla sicurezza, rispondendo al desiderio dei cittadini di mettersi a servizio del Paese”.

Secondo il progetto di legge, la riserva potrebbe essere mobilitata dal Governo in caso di conflitto, crisi o stato di emergenza decretato dal Consiglio dei Ministri. Tuttavia una Decisione in tal senso dovrebbe essere approvata tempestivamente dalle Camere.

“In questo modo coniughiamo rapidità di intervento con il fondamentale ruolo del Parlamento” sottolinea Minardo. Una riserva militare professionale pronta a difendere l’Italia in situazioni di emergenza nazionale.

Reclutamento, Formazione e Impiego dei riservisti

In conclusione, la proposta di legge presentata alla Camera dal Presidente della Commissione Difesa Nino Minardo punta a dotare per la prima volta l’Italia di una riserva militare. Si tratta di uno strumento utilizzato da molte nazioni e ritenuto indispensabile per affrontare emergenze gravi che riguardino la sicurezza nazionale.

Se approvata, la legge consentirebbe di attingere personale già addestrato tra ex militari volontari, creando rapidamente un bacino su cui fare affidamento in caso di crisi. Rimangono tuttavia aspetti ancora da definire, relativi al reclutamento, formazione e impiego dei riservisti.

Sarà compito del Parlamento e del Ministero della Difesa nei prossimi mesi approfondire questi punti, al fine di rendere pienamente operativo ed efficace il nuovo strumento di difesa proposto. Un tassello importante per rafforzare la sicurezza del Paese e la capacità di risposta delle sue Forze Armate anche in scenari emergenziali.

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