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CONTRATTO DI LAVORO TRIENNIO 2016-2018. QUALI SONO LE PROSPETTIVE E QUALI LE RIVENDICAZIONI?

Riportiamo di seguito l’analisi, le prospettive e le rivendicazioni sul contratto di lavoro 2016-2018 dei sindacati di polizia UGL-COISP-CONSAP

E’ oramai evidente che c’è chi ritiene che l’essere servitori sia uguale all’essere i servi di uno Stato e, come tali, cerca di assoggettarci, aspettandosi anche la nostra riconoscenza. Come più volte detto, infatti, le risorse stanziate dal Governo per il rinnovo del Contratto dei Poliziotti, sono assolutamente inadeguate a garantire quegli incrementi che, dopo il prolungato blocco delle dinamiche contrattuali, e l’arretratezza delle nostre indennità e/o specificità, tutti quanti ci saremmo attesi, non solo sulla retribuzione fondamentale, ma anche sugli emolumenti accessori (lavoro straordinario, indennità di compensazione per l’impiego in servizio nel giorno di riposo; indennità di ordine pubblico in sede e fuori sede; indennità di missione; indennità di presenza nei giorni festivi e c.d. superfestivi; indennità oraria di presenza notturna; indennità di impiego per il personale del NOCS; indennità per il personale delle UOPI, indennità di bilinguismo; premio di disattivazione per artificieri; indennità per operatori subacquei; indennità di impiego operativo per attività di aeronavigazione, di volo, di pilotaggio, di imbarco; indennità per il servizi operativi di controllo del territorio, coperture sufficienti per una reale tutela lega e sanitaria, previdenza complementare etc…) i cui compensi, per quelle già esistenti, risalgono a cifre statuite nella migliore dell’ipotesi a ben 16 anni addietro!

Nonostante l’affermazione del Governo di voler garantire aumenti medi pari a circa 85 € medi mensili lordi (come fatto con tutti i restanti pubblici dipendenti) e sebbene sia ben chiaro che una simile garanzia (che per noi è comunque una umiliazione visto che tra il lavoro di un Poliziotto e quello di un qualsiasi altro impiegato pubblico c’è una enorme differenza e visto che, diversamente dagli altri contratti di lavoro, i nostri istituti normativi ed accessori che costituiscono una parte importante del nostro trattamento economico, sono ben lontani da quelli garantiti agli altri lavoratori!!) obbliga a destinare almeno il 90% delle risorse disponibili per il nostro Contratto sulle voci relative alla retribuzione fondamentale (parametro e indennità pensionabile), il Governo ha impiegato ben 4 incontri e sei mesi per presentarci quelle “tabelle” che avrebbero permesso di desumere in maniera esatta quali dovrebbero essere gli esigui aumenti per ogni singola qualifica. Solamente la sera prima dell’incontro, difatti, ci sono state trasmesse le seguenti ipotesi di incremento stipendiale lordo:

 

Nel corso dell’incontro di ieri a Palazzo Vidoni, sede del Ministero della Funzione Pubblica, il Governo, rappresentato dal Sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione, on. Angelo Rughetti, ha poi finalmente e definitivamente precisato che le citate somme sono “lordo dipendente” (per ottenere l’importo netto occorre detrarre le ritenute previdenziali – opera di previdenza pari al 2,5 % sull’80% del totale delle competenze, Inpdap e Fondo credito pari rispettivamente all’8,8 e 0,350 % sul totale delle competenze – e quindi detrarre l’Irpef che nella quasi totalità dei casi sarà pari al 38% … mentre per pochi sarà al 27%, oltre alle diversificate addizionali Regionali e Comunali, quindi grossomodo un 50% del lordo) e che alle stesse va aggiunta l’indennità di vacanza contrattuale già percepita dal 2010.

Sempre l’on. Rughetti, dopo aver ricordato che alle voci “indennità mensile pensionabile” e “parametri stipendiali” è stato assegnato il 90% delle risorse disponibili, ha sottolineato l’opportunità di destinare le risorse residue (per la Polizia di Stato corrispondenti a 16,31 milioni di euro) per incrementare il compenso per il lavoro straordinario, per poi successivamente ripartire per tutto il Comparto Sicurezza e Difesa i 50 milioni di euro per l’anno 2018, 100 milioni di euro per l’anno 2019 e 150 milioni di euro a decorrere dall’anno 2020, attribuiti dall’art. 1, comma 680, della Legge di Bilancio 2018 (Legge, 27/12/2017 n° 205) tra il Fondo per l’Efficienza per i Servizi Istituzionali, le indennità per lo svolgimento dei servizi operativi e il trattamento accessorio dei dirigenti.

In sostanza queste le prospettive per il personale della Polizia di Stato:
– 89,15 € medi mensili lordi (netti medi circa la metà) di aumento obbligano a destinare almeno il 90% delle risorse disponibili per il nostro Contratto sulle voci relative alla retribuzione fondamentale (parametro e indennità pensionabile). Destinare a tale retribuzione fondamentale una percentuale inferiore delle risorse significherebbe che i Poliziotti riceverebbero un incremento medio inferiore al restante pubblico impiego …. Cosa di per sé già inaccettabile (!);

– la somma residua pari a 16,31 milioni di euro dovrebbe incrementare il compenso per lavoro straordinario (considerato che negli anni scorsi i Poliziotti sono stati obbligati ad effettuare una media annua di 230-250 ore di straordinario ciascuno, per un totale di 23-25 milioni di ore di lavoro straordinario, l’incremento che si prospetta non potrà che essere di circa 65/70 centesimi lordi l’ora, vale a dire circa 35-40 centesimi netti l’ora);

– 50 milioni di euro per l’anno 2018, 100 milioni di euro per l’anno 2019 e 150 milioni di euro a decorrere dall’anno 2020, considerata la parte che potrebbe spettare al personale della Polizia di Stato (e detratte le somme che obbligatoriamente dovranno essere assegnate al Fondo per l’Efficienza per i Servizi Istituzionali, alle indennità dei dirigenti, ai Vigili del Fuoco, etc..), significherebbe avere incrementi di poche decine di centesimi di euro sulle varie indennità operative … e nemmeno su tutte ….

Premesso che se proprio deve essere questa la mancia riconosciuta ai poliziotti, almeno, vista la totale assenza di una previdenza complementare, che sia messa tutta sul parametro (valevole ai fini dei sei scatti aggiuntivi per chi va in pensione col sistema retributivo) e non divisa a metà tra parametro e indennità pensionabile, potevamo mai dire che questo Contratto, che alcuni avrebbero sottoscritto già nella riunione del 22 dicembre anche senza prima conoscere i reali incrementi per ogni Poliziotto, non costituisce una beffa per chi ogni giorno è chiamato a correre rischi che altri dipendenti pubblici nemmeno si sognano di dover affrontare??

Questo Contratto è umiliante per la dignità professionale delle donne e degli uomini della Polizia e UGL-FSP Polizia, COISP e CONSAP lo stanno denunciando senza mezzi termini sin dal primo incontro e continueranno a farlo. Un Contratto del tutto sbagliato nel merito e nel metodo che ad oggi porta ai Poliziotti un incremento di circa miseri 40 euro netti medi mensili e nessun incremento delle indennità accessorie se non di pochissimi centesimi (1, 2, 5, 10) e per soltanto alcune di esse. Oltre al danno, poi, anche la beffa posta in essere e dichiarata esplicitamente dal Governo nel corso dell’incontro che, per giungere all’obbiettivo evidentemente pre-elettorale di poter veicolare nella collettività l’erronea informazione di essersi presi cura anche delle Forze dell’ordine, non esita a piegare ai propri scopi la norma che regola la disciplina della contrattazione e che ne riconosce l’UNICITA’ sia nella parte economica che normativa, volendo predisporre due distinti provvedimenti.

Infatti, in modo del tutto assurdo e mai verificatosi prima, pur restando a parole l’unicità del Contratto, come prescrive la norma, l’intenzione del Governo è quella di chiudere al volo con quattro spiccioli la partita economica (giusto in tempo per spararsi un bello spot elettorale) per poi lasciare in eredità al prossimo governo e a costo ZERO tutta la parte normativa da chiudersi con altro provvedimento. Alla faccia dell’UNICITA’!!

Se obbligati, come detto nel corso dell’incontro, la nostra sarà solo una firma estorta e non condivisa, obbligata da una clausola capestro che tende ad escludere da qualsivoglia attività sindacale e di tutela dei propri iscritti chi non sigla il contratto. Una firma che avrà il solo scopo di non vedere pregiudicato al Sindacato il diritto di tutelare i propri iscritti nei vari confronti con l’Amministrazione (dall’ANQ, alla discussione sugli orari di lavoro, alla reperibilità pattizia, dalle Contrattazioni decentrate alle verifiche sugli accordi decentrati, agli esami congiunti, alle decisioni sulla ripartizione delle risorse del Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali etc etc..). La nostra firma, quindi, sarebbe però il frutto di una vera e propria estorsione e se ciò dovesse verificarsi, se il Governo non condividerà le nostre richieste, non mancheremo di denunciarlo in ogni sede!!

Seppur le risorse oggi disponibili sono irrisorie, qualcosa è difatti ancora possibile fare per evitare di propinare ai Poliziotti un Contratto che non tenga in minimo conto i gravosi compiti istituzionali cui sono obbligati, in servizio e nella vita privata, i numerosi diritti affievoliti che incidono pesantemente anche nella vita privata e familiare, i considerevoli rischi per la propria incolumità e sovente anche per i propri cari … Noi ci stiamo impegnando al massimo e fino all’ultimo non molleremo!

Durante l’ incontro e quelli precedenti UGL-FSP Polizia, COISP e CONSAP, nei propri interventi e in maniera ancora più dettagliata nei documenti rivendicativi che hanno precedentemente consegnato ai rappresentanti del Governo, hanno puntualizzato, per ciò che concerne l’aspetto economico (le nostre pretese attinenti l’aspetto normativo sono ben elencate nelle nostre piattaforme rivendicative presentate al Governo), quanto segue:

 QUANTO AL LAVORO STRAORDINARIO:
Ad oggi la retribuzione oraria per lo svolgimento di ore di lavoro straordinario effettuate dal personale della Polizia di Stato è in assoluto la più bassa di tutto il pubblico impiego ed in aperta violazione dell’articolo 2108 del codice civile il quale dispone che “In caso di prolungamento dell’orario normale, il prestatore di lavoro deve essere compensato per le ore straordinarie con un aumento di retribuzione rispetto a quella dovuta per il lavoro ordinario”.
Ciò stante, peraltro parimenti a quanto riconosciuto agli altri dipendenti pubblici (vedasi a tal riguardo l’art. 25, commi 4 e 5, della preintesa del CCNL relativo al personale del Comparto Funzioni Centrali, sottoscritto il 23.12.2017 dall’Aran e le rappresentanze sindacali di detto personale), ai quali il Governo ha inteso equiparare i Poliziotti per quanto riguarda gli incrementi economici, si chiede che anche al personale del Comparto Sicurezza e Difesa venga riconosciuto che “la misura oraria dei compensi per lavoro straordinario è determinata maggiorando la retribuzione oraria, a cui viene aggiunto il rateo della tredicesima mensilità, nelle seguenti misure:
a) 15% per il lavoro straordinario diurno;
b) 30% per il lavoro straordinario prestato nei giorni festivi o in orario notturno (dalle ore 22 alle ore 6 del giorno successivo);
c) 50% per il lavoro straordinario prestato in orario notturno-festivo”.

Quanto al calcolo della retribuzione oraria, considerata anche la giurisprudenza in materia e quanto previsto dall’art. 70, comma 3, della citata preintesa del CCNL relativo al personale del Comparto Funzioni Centrali, la stessa dovrà avere come base la somma di quegli emolumenti che compongono la retribuzione “ordinaria” o “normale” dei Poliziotti, vale a dire gli emolumenti che nel c.d. cedolino stipendiale sono indicati con le voci “STIPENDIO TABELLARE”, INDENNITÀ INTEGRATIVA SPECIALE”, “INDENNITÀ PENSIONABILE” e “ASSEGNO FUNZIONALE”, oltre ovviamente all’aggiunta del rateo della tredicesima mensilità relativamente alle citate voci. Tale retribuzione mensile divisa per 156 consentirà di avere il dato della retribuzione oraria su cui determinare le pretese maggiorazioni. Ciò comporterebbe, esemplificando con l’indicazione di alcune qualifiche, i seguenti nuovi importi:


Visto che il Governo vuole assimilarci al restante pubblico impiego, allora è giusto che i Poliziotti fruiscano anche dei diritti degli altri dipendenti dello Stato, quale ad esempio un compenso per il lavoro straordinario che comprenda una maggiorazione applicata sulla retribuzione oraria, piuttosto che un importo forfettario come avviene ad oggi e contrariamente a quanto previsto dal codice civile. Questa è stata ed è la pretesa dell’UGL-FSP Polizia, del COISP e della CONSAP!

 QUANTO AD ULTERIORI EMOLUMENTI …:
… si sta pretendendo che il personale della Polizia di Stato e tutto il restante del Comparto Sicurezza e Difesa subisca gli incrementi stipendiali concordati dal Governo e dalle Confederazioni CGIL-CISL-UIL in data 30 novembre 2016 per ciò che riguarda il restante pubblico impiego, con ciò volendo ancora una volta equiparare l’attività oltre modo rischiosa che gli uomini e le donne “in divisa” sono obbligati a svolgere anche al di fuori dell’orario di lavoro, con la “normale” attività d’ufficio degli impiegati pubblici.

Ebbene, anche considerando il fatto che una tale equiparazione non compensa minimamente i rischi ed i tanti diritti affievoliti che obbligano il nostro rapporto di lavoro a differenza dal restante pubblico impiego, è allora quantomeno doveroso, da parte del Governo, che determinati compensi riconosciuti a coloro che svolgono una attività certamente più “normale” della nostra sotto tutti i punti di vista, specie quello della salvaguardia della propria salute ed incolumità durante la prestazione lavorativa, vengano riconosciuti ed attribuiti anche ai Poliziotti.

Pertanto, determinati contenuti di quello che sarà il CCNL del Comparto Funzioni Centrali per il triennio 2016-2019, come dalla ricordata preintesa sottoscritta lo scorso 30 novembre, devono obbligatoriamente fare parte del Contratto di Lavoro del personale del Comparto Sicurezza e Difesa, le cui trattative sono all’odierna terza riunione.

Si tratta in particolare dell’art. 19, comma 5, di detta preintesa, in conseguenza del quale dovrà essere previsto anche nel contratto dei Poliziotti che Al fine di compensare interamente il disagio derivante dalla particolare articolazione dell’orario di lavoro, al personale turnista è corrisposta una indennità, i cui valori sono stabiliti come segue:

a) turno diurno, antimeridiano e pomeridiano (tra le 6,00 e le 22,00): maggiorazione oraria del 10% della retribuzione;
b) turno notturno o festivo: maggiorazione oraria del 30% della retribuzione;
c) turno festivo-notturno: maggiorazione oraria del 50% della retribuzione;
d) turno festivo infrasettimanale: ulteriore maggiorazione oraria del 10% rispetto a quanto previsto alle lettere b) e c).

Si tratta, poi, dell’art. 21 di detta preintesa, in conseguenza del quale dovrà essere previsto anche nel contratto dei Poliziotti che

1. Il dipendente che, per particolari esigenze di servizio, non usufruisca del giorno di riposo settimanale, ha diritto al riposo compensativo delle ore lavorate …. Allo stesso deve essere, altresì, corrisposto, per ogni ora di lavoro effettivamente prestato, un compenso pari al 50% della retribuzione oraria ….
2. Il dipendente che presti servizio in giorno festivo infrasettimanale, ha diritto, a richiesta, ad equivalente riposo compensativo per le ore lavorate oppure, in alternativa, alla corresponsione del compenso per lavoro straordinario, con la maggiorazione prevista per il lavoro straordinario festivo.
3. Nel caso di articolazione oraria su cinque giorni, il dipendente che presti servizio in giorno feriale non lavorativo ha diritto, a richiesta, ad equivalente riposo compensativo oppure, in alternativa, alla corresponsione del compenso per lavoro straordinario non festivo.
4. I compensi di cui ai commi precedenti sono cumulabili con altri eventuali trattamenti accessori collegati alla prestazione.
Visto che il Governo vuole assimilarci al restante pubblico impiego, allora è giusto che i Poliziotti fruiscano anche dei diritti degli altri dipendenti dello Stato, quale ad esempio un compenso per il compensare per il disagio derivante da particolari articolazioni dell’orario di lavoro (ad es. turni continuativi) o l’impiego nella giornata destinata al riposo settimanale, al riposo festivo infrasettimanale ed al giorno feriale non lavorativo.

Questa è stata ed è la pretesa dell’UGL-FSP Polizia, del COISP e della CONSAP!!
Oltre a quanto sopra, per quanto ci riguarda, dovrà essere assicurato un incremento di almeno il 30% di tutte le indennità accessorie e la previsione di altre a compensazione per il personale che effettua il controllo operativo del territorio e per il personale operante nei nuovi uffici operativi costituiti nel corso del tempo, quale il personale delle UOPI (indennità di compensazione per l’impiego in servizio nel giorno di riposo; indennità di ordine pubblico in sede e fuori sede; indennità di missione; indennità di presenza nei giorni festivi e c.d. superfestivi; indennità oraria di presenza notturna; indennità di impiego per il personale del NOCS; indennità di bilinguismo; premio di disattivazione per artificieri; indennità per operatori subacquei; indennità di impiego operativo per attività di aeronavigazione, di volo, di pilotaggio, di imbarco ecc…), essendo queste, oggi, assolutamente inadeguate a compensare i sempre maggiori e più gravosi compiti assegnati al personale della Polizia di Stato. Per ciò che invece riguarda l’indennità per servizi esterni, la stessa deve imprescindibilmente essere portata ad almeno € 12.

Le prospettive di questo rinnovo contrattuale e le nostre rivendicazioni sono quindi sopra ben specificate. Ma com’è possibile conciliare le due cose? Come si possono conciliare legittime pretese con risorse inadeguate?
Beh, è presto detto. Già nella precedente riunione, e nuovamente è stato fatto in questa odierna, l’UGL-FSP Polizia, il
COISP e la CONSAP hanno chiesto di destinare tutte le risorse oggi disponibili sulla retribuzione fondamentale (precisamente sullo stipendio tabellare). Il tavolo di concertazione dovrà quindi essere mantenuto aperto con l’avvio di una coda contrattuale che dovrà consentire, previo ulteriore “adeguato” stanziamento da parte del prossimo Governo, i giusti incrementi di tutte le indennità, la rivalutazione del compenso per il lavoro straordinario, l’incremento delle risorse per il Fondo di Efficienza per i Servizi Istituzionali … oltre ovviamente alla parte normativa e alla necessaria rivisitazione del sistema pensionistico dei Poliziotti, oggi fortemente penalizzato a causa del mancato avvio della previdenza complementare. Se il Governo accoglierà tali condizioni allora potremo andare avanti, diversamente – come ad oggi purtroppo sembra – se si continuerà in questa visione irresponsabile per la sicurezza che, come abbiamo ricordato deve essere patrimonio di tutti e non strumentalizzata per fini elettorali, la nostra firma al Contratto sarà solo frutto di una mera estorsione politica che non mancheremo di denunciare durante tutta la campagna elettorale!!

Lunedì prossimo dovrebbe tenersi una nuova riunione.

UGL-FSP Polizia
(Mazzetti)

 

COISP
(Pianese)

 

CONSAP
(Innocenzi)

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