Editoriale

CONTRATTO: A MILITARI E FORZE DI POLIZIA GOVERNO “CONCEDE” 20 EURO IN PIU’ RISPETTO AGLI ALTRI DIPENDENTI PUBBLICI

Negli ultimi giorni pre-natalizi, abbiamo dato voce ai sindacati di polizia ed alle rappresentanza militari intervenute nell’incontro preliminare con la Funzione Pubblica, durante il quale i malumori e le delusioni del Comparto sono state rappresentate alla compagine governativa presente all’incontro. Sono tante le richieste di militari e forze di polizia, tante da non sapere dove iniziare. Troppi anni di blocco hanno ancorato la parte economica a stipendi del 2008 con una spesa aumentata a dismisura, circa 1000 euro a famiglia secondo recenti previsioni solo nel 2018. Per non parlare del lato normativa e delle indennità accessorie, con alcuni retaggi da eliminare, storture da modificare ed emolumenti da aumentare.

Insomma la carne sul fuoco è tanta ed il Governo vuole, e sicuramente riuscirà nell’intento, chiudere a breve per portare a casa un risultato utile per le prossime elezioni. Ma le previsioni sono come al solite beffate dal contentino. Se l’aumento medio per ogni statale sarà di circa 85 euro (245.000 dipendenti pubblici hanno già il contratto in tasca con tale cifra) per le forze di polizia, stando a quanto dichiarato nei vari comunicati l’accordo verrà trovato ripartendo tutte le risorse disponibili in un parametro fisso, per un importo mensile di 104€ medi e lordi. Al netto quindi i dipendenti del comparto Sicurezza potrebbero percepire un aumento di stipendio di circa 50€ netti mensili.

Il residuo delle risorse destinato alle indennità accessorie sarà invece ripartito sullo straordinario e sul FESI.

Rispetto agli altri settori della Pubblica Amministrazione – per i quali l’aumento è di 85€ lordi e medi con una forbice tra i 63€ e i 117€ – quindi le Forze dell’Ordine riceveranno leggermente di più; una cifra che non soddisfa le rappresentanze militari ed i sindacati di polizia, ma quali sono le iniziative che i rappresentanti di Forze Armate e Forze di Polizia hanno intenzione di mettere in campo per non “piegarsi” alle proposte del Governo?

E’ vero. Forse dopo anni di mancata concertazione chi è deputato a concertare è un po arrugginito o, magari, non lo ha mai fatto. Ma in tutto questo il Governo, aldilà delle frasi fatte sulle sicurezza, dovrebbe giocare una partita importante che si attende da troppo tempo ed è già stata rovinata da un bonus di 80 euro “assaporato” per due anni e poi magistralmente levato. Staremo a vedere e, ovviamente, vi terremo informati!

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