Polizia

Poliziotto che andava in locali per scambisti con la fidanzata minorenne: condannato a 4 anni. Lei in aula in lacrime

Si è concluso con una condanna a 4 anni di reclusione il discusso processo nei confronti di R.M., ex agente 39enne del Reparto Volanti della Questura di Roma, imputato per pornografia minorile ai danni della fidanzata, all’epoca 15enne.

Il caso, portato alla ribalta dalla denuncia del padre della ragazza, ha visto contrapporsi fin dall’inizio due diverse ricostruzioni dei fatti, tra cui i giudici hanno dovuto districarsi per emettere una sentenza equilibrata.

Le due ricostruzioni contrapposte

Secondo l’accusa, l’imputato era perfettamente consapevole dell’età della partner, conosciuta online e frequentata in diversi locali a luci rosse della Capitale. Il pm ha parlato di un rapporto “sperequato” tra i due, configurando il reato di sfruttamento della minore anche per la presunta realizzazione di materiale pornografico.

La difesa ha invece sostenuto la buona fede dell’uomo, all’oscuro della minore età della ragazza fino a quando non glielo ha rivelato lei stessa. Inoltre, è stata negata la diffusione di qualsiasi materiale pedopornografico relativo alla coppia.

La testimonianza della ragazza: “Una relazione paritaria”

La ragazza, oggi 23enne, ha testimoniato in aula dichiarando come la loro fosse una relazione paritaria, e le visite nei locali per scambisti decisioni prese di comune accordo. Ha inoltre escluso ogni costrizione da parte dell’uomo, colpevole solo di essersi innamorato.

Il Tribunale, valutando le contrastanti ricostruzioni, ha emesso una sentenza che si discosta sia dalla richiesta dell’accusa (10 anni) che dalla piena assoluzione auspicata dalla difesa. Con la condanna a 4 anni, probabilmente, i giudici hanno considerato l’indubbia differenza di età e maturità tra i partner, ritenendo comunque eccessive le contestazioni di pedopornografia.

L’uomo ha già annunciato ricorso in Appello. La vicenda continua a far discutere sull’opportunità di condannare relazioni sentimentali legali, seppur criticabili da un punto di vista etico.

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