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Concorso Polizia Locale di Milano: sbaglia tutte le risposte ai test e totalizza zero punti, ma va avanti comunque

Il test preliminare svolto per il concorso alla polizia locale di Milano non aveva una soglia minima da raggiungere e il punteggio ottenuto non influiva sulla formazione della graduatoria finale di merito.  Nel suo caso in esame, però, la seconda parte del discorso si può omettere, visto che il candidato in questione ha totalizzato zero punti, il che significa che non aveva risposto correttamente a nessuna delle domande. Nonostante ciò, il candidato è stato ammesso alla fase successiva del concorso.

Il Comune ha spiegato che visto che si sono presentati meno candidati di quelli previsti (1.893 su 2.965 domande iniziali) tutti i candidati che hanno partecipato sono stati ammessi alla fase successiva. Inizialmente, comunque, l’obiettivo era quello di avere duemila candidati per le prove vere e proprie.

Ci si potrebbe chiedere qual è il senso di fare una preselezione se poi tutti i candidati sono ammessi alla fase successiva del concorso, soprattutto se si considera che la preselezione non era obbligatoria. L’ammissione del candidato che ha ottenuto zero punti solleva delle domande in merito alla qualità del reclutamento che la selezione potrebbe garantire.

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Nonostante questi dubbi, il candidato avrà la possibilità di dimostrare le sue capacità nelle fasi successive del concorso e, se sarà valutato idoneo, potrà avere accesso al reclutamento come agente della polizia locale di Milano. In ogni caso, il fatto che un candidato che ha ottenuto zero punti sia stato ammesso alla successiva fase del concorso è sicuramente una situazione anomala.

Per la cronaca, due dei 1.893 in corsa hanno preso 30, mentre nove si sono fermati a 29; in ventidue hanno totalizzato meno di 10 (con tre 6 e un 5). In 1.882, compreso il candidato dello «0», sono stati ammessi. E gli undici «esclusi»? Viene da ipotizzare che non siano riusciti a cimentarsi con la prova, magari per problemi tecnici di pc o smartphone, anche perché sarebbe bastato davvero poco (anzi niente) per andare agli step successivi.

Successivamente ci sarà la prova fisica che gli aspiranti dovranno affrontare, che consisterà di esercizi come trazioni alla sbarra, corsa, piegamenti sulle braccia e salto in alto. In caso di superamento della fase fisica, gli aspiranti dovranno affrontare il test scritto, che prevede domande a risposta chiusa con scelta multipla, un elaborato scritto e dei quesiti con risposta sintetica. Il punteggio minimo richiesto per superare il test scritto è 21 su 30.

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La fase orale richiederà un punteggio minimo di 21 e richiederà la conoscenza delle seguenti materie: diritto e procedura penale, normativa nazionale e regionale sulla polizia locale, codice della strada, leggi di pubblica sicurezza, depenalizzazione, diritto amministrativo, enti locali, tutela della privacy, legislazione del lavoro, inglese e l’uso delle applicazioni informatiche.

In sintesi, il concorso richiede una preparazione accurata per affrontare diversi prove, tra cui test fisici, quiz scritti e una prova orale. Inoltre, è importante avere una conoscenza dettagliata di molte materie legali e normative.

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