Polizia Penitenziaria

Carcere ‘Ucciardone’: Poliziotti al limite, estate infernale peggiore degli ultimi dieci anni

“Gli agenti della polizia penitenziaria allo stremo nel carcere di reclusione maresciallo Di Bona ‘Ucciardone’, per l’ennesima estate infernale la peggiore degli ultimi dieci anni”. Lo dice il segretario Regionale Cnpp Maurizio Mezzatesta.

“Struttura non adeguata ad accogliere carcerati”

“Oltre al carico di lavoro la struttura borbonica, non al passo con i tempi e dove il personale di polizia penitenziaria continua negli anni a subire insostenibili carichi di lavoro, in condizioni estreme – aggiunge il sindacalista – Un solo agente deve sovrintendere a più posti di servizio nello stesso turno, in posti di servizio fatiscenti, a dover fronteggiare continui eventi critici, aggrediti fisicamente e verbalmente, con richieste di prolungamento del servizio oltre il massimo consentito, anche 12 ore continuative, in sezioni prive della basilare tecnologia ove si superano i 40 gradi , ed un semplice ventilatore, che non fa altro che far girare la stessa aria calda rendendo il turno di servizio indescrivibile, Tra l’altro il personale è richiamato in servizio nel giorno del riposo o congedo stravolgendo gli impegni a carattere personale e familiare”.

“Costretti a pernottare in una caserma senza comfort”

Per di più ieri con il bar chiuso e le macchine per distribuire bibite e merendine per il mancato rinnovo del contratto. “Siamo costretti a pernottare in una caserma senza comfort, usufruendo di spogliatoi in piccole stanze di fortuna utilizzando degli armadietti datati e distrutti dall’usura – continua Mezzatesta – da anni copiosamente non facciamo altro che cambiare solo la data alle nostre note sindacali inviate ai vertici, poiché i contenuti e le nostre richieste sono sempre le stesse. Il cnpp auspica un invio urgente di personale di polizia penitenziaria, dello scorrimento della graduatoria trasferimenti per dare una boccata d’ossigeno, in special modo, nel periodo attuale molto critico su tutti i fronti. E’ un dato preoccupante anche, sul fronte benessere, che al personale non venga concessa un’area relax o la più basilare delle palestre. Siamo preoccupati per la salute del personale, di certo le temperature percepite all’interno del carcere non giova a nessuno dei presenti”.

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