Carabiniere morto dopo incidente in moto: si era rialzato da solo dopo lo schianto ed aveva telefonato alla compagna
È morto a 41 anni dopo l’incidente in moto nella galleria di Montenero. Un appuntato scelto dei carabinieri in servizio alla scuola marescialli di Firenze, Domenico Fuccia, si era rialzato da solo dopo aver impattato con entrambe le ruote della sua Triumph contro il gradone laterale del tunnel ed essere stato sbalzato sui grossi tubi catarifrangenti. Aveva parlato con la compagna, che lo seguiva dietro in macchina e si è fermata per soccorrerlo, tranquillizzandola. Poi, dopo sei ore, la morte in ospedale.
Fatali le emorragie interne per il militare dell’Arma, campano originario di Caserta, di ritorno da una giornata di relax al mare con la famiglia. In sella alla sua moto bianca, solo lievemente danneggiata sulla parte anteriore, attorno alle 20 di domenica 22 stava percorrendo la corsia nord della Variante verso il capoluogo toscano, dove lavorava e abitava, e di lì a poco avrebbe imboccato la Fi-Pi-Li. Un urto «non a velocità sostenuta – spiegano alcuni testimoni – ma al massimo a 80-90 chilometri orari. È come se avesse avuto un mancamento».
Assistito dopo la caduta «contro tre tubi catarifrangenti» da due coppie di livornesi che lo seguivano in scooter e poi dai familiari, i volontari della Misericordia di Montenero, con l’ambulanza con a bordo l’infermiere del 118, lo hanno soccorso pochi chilometri dopo l’uscita della galleria, in una piazzola di sosta dove era stato accompagnato in macchina dalla compagna.
I soccorritori partiti dalla confraternita di piazza delle Carrozze, infatti, si sono precipitati inizialmente nel tunnel, visto che da lì erano arrivate le numerose chiamate al 112 da parte deegli automobilisti. Poi, dopo essersi fermati e aver trovato solo la moto, hanno proseguito per qualche chilometro dopo un ulteriore telefonata al numero di emergenza della compagna del carabiniere, che ha spiegato loro di averlo preso a bordo sulla sua auto per portarlo al sicuro, fuori dalla galleria, in un’area di sosta della Variante vicina allo svincolo di Montenero.
Poi la morte, nella notte: Fuccia era stato trasferito al pronto soccorso in condizioni disperate, visto che con il fianco destro aveva sbattuto violentemente contro i tre tubi Innocenti (coperti dai catarifrangenti) e per questo si temevano gravissime lesioni interne. Che purtroppo ne avrebbero provocato il decesso poco dopo il ricovero.
La salma, dopo la tragedia, è stata trasferita nell’obitorio della camera mortuaria dell’ospedale dove nella mattinata del 23 maggio – su disposizione del sostituto procuratore Giuseppe Rizzo – è stato effettuato un esame esterno dal medico legale in attesa della restituzione ai familiari per il funerale.