Brutale rapina a famiglia, ladri in maschera e armi puntate in testa: dove è accaduto
“Quando vedi tua moglie e tua figlia con un fucile puntato alla testa, pensi che la tua vita è finita”. È la frase che racchiude l’incubo vissuto giovedì scorso da Antonio, un agricoltore 61enne di Margherita di Savoia, piccolo centro nella provincia Bat. Quattro uomini armati, travestiti con maschere di gomma e pettorine della guardia di finanza, hanno fatto irruzione nella sua abitazione periferica, distruggendo in pochi minuti la tranquillità familiare.
Erano da poco passate le 18, quando Antonio, impegnato a sistemare un trattore nel magazzino, ha sentito le grida disperate della moglie e della figlia. Raggiungendo la casa, si è trovato davanti a una scena surreale: i malviventi, con fucili a canne mozze, minacciavano le due donne chiedendo denaro con atteggiamenti definiti “paramilitari”. “Non siamo miliardari. Siamo persone umili, viviamo del nostro lavoro. Non riuscivo nemmeno a ragionare, pensavo che la nostra vita fosse finita”, ha raccontato con la voce spezzata. Il peggio è stato evitato grazie al coraggio della figlia, che, approfittando di un momento di distrazione dei rapinatori, si è chiusa in una stanza e ha chiamato i carabinieri.
L’arrivo tempestivo delle forze dell’ordine ha messo in fuga i banditi, che si sono dileguati senza lasciare traccia. A indagare sull’accaduto sono i carabinieri, coordinati dalla procura di Foggia. “Non possiamo andare avanti così”, ha commentato il sindaco Bernardo Lodispoto. “Qui non siamo più di fronte al furto d’auto o ai danni ai commercianti, che già di per sé costituiscono episodi gravi: quanto accaduto conferma che il nostro territorio sta attraversando un momento molto delicato dal punto di vista dei reati penali”.
Nel ribadire la nostra fiducia nelle attività investigative delle forze dell’ordine il primo cittadino ha invitato tutti, “consiglieri comunali e cittadini, a fare squadra e a cooperare concretamente col personale di pubblica sicurezza a difesa dell’interesse comune di salvaguardare il nostro territorio: diciamo no all’indifferenza, sì alla collaborazione con gli organi dello Stato”.