Attualmente, esistono due differenti tipologie stipendiali, una riferita al personale “dirigente” (basata sulla progressione stipendiale biennale di anzianità), l’altra a quello “non dirigente” (progressione retributiva basata sulla procedura contrattuale). A differenza della dirigenza statale, il personale militare dirigente non è contrattualizzato. La retribuzione del personale militare dirigente è adeguata annualmente di una percentuale corrispondente alla media dei miglioramenti contrattuali del pubblico impiego conseguiti nell’anno precedente.
Pertanto rimarranno inclusi nel blocco di classi e scatti, Generali, Colonnelli ed gli Ufficiali con oltre 15 anni di servizio dalla nomina ad Ufficiale che hanno conseguito la cosiddetta “totale omogeneizzazione” con i pari grado delle Forze di Polizia, ovvero l’accesso alla “completa retribuzione dirigenziale” (stipendio ed indennità operative del Colonnello);
Al contrario, sempre dal 1 gennaio 2015, verranno finalmente ripristinati gli effetti economici legati alle progressioni di carriera, incluse le promozioni disposte nel quadriennio precedente, ma senza alcuna efficacia retroattiva.
In maniera analoga, ovvero senza corresponsione degli arretrati, verranno ripristinati gli assegni connessi con il merito e con l’anzianità di servizio, ovvero l’omogeneizzazione stipendiale, l’assegno funzionale e la maggiorazione degli emolumenti legata all’anzianità nel grado.