Difesa

Al via le esercitazioni Nato “Air Defender 2023”

Prendono il via oggi in Europa centrale e nella regione del Baltico le esercitazioni aeree “Air Defender 2023”, le più vaste che la Nato tiene dalla sua fondazione nel 1949. Alle manovre, che si concluderanno il 23 giugno, partecipano 25 Paesi tra membri dell’Alleanza atlantica e suoi partner, per esempio la Svezia. Saranno operativi 10 mila militari e 250 aerei, di cui 70 della Germania e 100 degli Stati Uniti. L’obiettivo è ottimizzare e ampliare la cooperazione tra i Paesi partecipanti, nonché mostrare la forza della Nato. Lo scenario operativo simula l’attivazione dell’articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico, ossia l’esercizio della difesa collettiva in caso di attacco contro uno Stato parte. Con la sua posizione centrale nella Nato, la Germania avrà la guida di “Air Defender 2023” e costituirà il fulcro delle operazioni. I principali punti di decollo saranno le basi di Jagel e Hohn nello Schleswig-Holstein, Wunstorf nella Bassa Sassonia, Lechfeld in Baviera, Spangdahlem nella Renania-Palatinato, Volkel nei Paesi Bassi e Caslav nella Repubblica Ceca. Le manovre si svolgeranno soprattutto nei cieli tedeschi, in Repubblica Ceca, negli Stati baltici, in Polonia e in Romania. L’esercitazione si concentrerà nel nord della Germania, sul Mare del Nord e sul Mar Baltico, con la chiusura di parte dello spazio aereo ad aerei civili e droni. Al riguardo, il capo di Stato maggiore dell’aeronautica tedesca (Luftwaffe), il generale di squadra aerea Ingo Gerhartz, ha avvertito che gli aerei civili in volo sula Germania durante “Air Defender 2023” potranno subire ritardi. Tuttavia, ha evidenziato il generale, “la sicurezza non è a costo zero”. Gerhartz ha quindi osservato che, “se vogliamo essere nella condizione di difender” la Germania e la Nato, allora tali disagi “devono essere accettati per questo breve periodo di tempo, dieci giorni su 365”. Per il generale, non si tratta di esercitazioni offensive, ma volte a dimostrare la capacità dell’Alleanza atlantica di attuare una “deterrenza credibile” e difendersi.

Come riferisce il quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, dal comando di Uedem in Nordreno-Vestfalia viene simulata la risposta della Nato a un attacco contro la Germania da parte della fittizia “alleanza orientale Occasus”, che attiva l’articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico. L’Occasus tenta di avanzare verso il Baltico e conquistare il porto di Rostock, ricorrendo anche ad azioni di sabotaggio e al dispiegamento di forze speciali della “Organizzazione Brueckner” con supporto aereo. L’aeronautica della Nato risponde con il sostegno ravvicinato alle truppe di terra e impegnando i caccia nemici. A tal fine, aerei dell’Alleanza atlantica per la guerra elettronica (Eloka) identificano e sopprimono le postazioni radar e antiaeree dell’avversario. I caccia combattono quindi i nemici in aria. Seguono i bombardieri, che colpiscono le posizioni dell’Occasus e dell’Organizzazione Brueckner. I combattimento aerei hanno luogo a un’altitudine massima di 20 chilometri, superiore a quella dei voli civili. In “Air Defender 2023” vi saranno, infine, voli a bassa quota da parte degli aerei della Nato, ma principalmente nei centri di addestramento.

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