Accusato di maltrattamenti. Assolto militare dell’Esercito
L’accusa nei suoi confronti era di quelle pesanti: aver sottoposto la moglie a ripetuti episodi di violenza e maltrattamenti di ogni tipo, arrivando ad alzare le mani contro di lei anche alla presenza dei figli minorenni. A distanza di oltre quattro anni dall’apertura dell’indagine, un sottoufficiale dell’Esercito di 51 anni, al termine del primo grado di giudizio, è stato però completamente assolto dal giudice monocratico del tribunale di Rimini.
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Decadono così le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni che erano state ipotizzate nei suoi confronti. L’uomo, difeso dall’avvocato Emanuele Polverini, e che in quel momento si stava separando dalla moglie (dalla quale ha poi divorziato), si è sempre difeso sostenendo di aver mai commesso nessuna delle azioni che gli venivano addebitate. L’indagine, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Rimini, era scattata a seguito di una denuncia presentata dalla donna, che nella sua ricostruzione aveva parlato di sberle, spintoni e sputi, oltre che di umiliazioni quasi quotidiane per i motivi più banali, alla presenza anche dei ragazzini.
Un’escalation cominciata subito dopo il matrimonio e andata avanti nel tempo portandola infine a decidere di bussare alla porta delle forze dell’ordine per formalizzare la sua querela. Una sfilza impressionante di episodi, con l’uomo che – sempre stando alla denuncia – sarebbe arrivato a mettere in dubbio che i figli fossero i suoi, di fatto accusando la moglie di averlo tradito con altre persone. La tesi dell’accusa tuttavia non ha convinto il giudice monocratico di Rimini, che ha riconosciuto le ragioni del militare decidendolo di assolverlo.
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