Industria Difesa

Svolta decisiva per i carri armati italiani: futuro dei carri armati con Leonardo-Rheinmetall

In un potenziale riassetto dei programmi italiani per i veicoli corazzati, Leonardo potrebbe essere pronta a stringere una partnership con il produttore di armi tedesco Rheinmetall dopo che il suo accordo con l’azienda franco-tedesca Knds per produrre carri armati Leopard 2A8 “italianizzati” per l’Esercito Italiano è stato improvvisamente cancellato la scorsa settimana.

La rescissione del contratto da 8,24 miliardi di euro su 14 anni è giunta inaspettata, con KMW che ha addotto la necessità di “salvaguardare la configurazione” dei carri 2A8, sebbene probabilmente abbiano giocato un ruolo fattori politici visti i piani della Norvegia di acquisire 2A8 modificati per le sue forze armate. La rottura lascia l’Italia a cercare una nuova strada per modernizzare la sua invecchiante flotta di carri Ariete.

L’accordo su torrette e Leopard 2A8 si interrompe

Segnali di una possibile collaborazione tra Leonardo e Rheinmetall sono emersi all’Eurosatory 2024, la fiera della Difesa di Parigi, dove l’azienda tedesca ha esposto il suo veicolo da fanteria Lynx di nuova generazione KF-41 dotato di una torretta Hitfact Mk II di Leonardo. Questa cross-fertilization potrebbe prefigurare un coinvolgimento di Leonardo con Rheinmetall sul dimostratore tecnologico KF-51.

Il KF-51 racchiude un array di capacità previste per il prossimo carro da combattimento europeo, tra cui ingaggio assistito da AI, operazioni uomo-macchina con droni aerei/terrestri e interfacce completamente digitalizzate tra sensori, armi e sistemi di controllo del fuoco. Se adattato per l’uso italiano, potrebbe fornire un valido sostituto del Leopard 2 e anticipatore dell’MGCS, visto che il programma franco-tedesco non è previsto per le consegne iniziali prima del 2040.

Leonardo si avvicina a Rheinmetall per la nuova generazione

Il Lynx di Rheinmetall è anche considerato un candidato di punta per il programma italiano da 5,2 miliardi di euro per il Sistema di Combattimento della Fanteria Corazzata che sostituirà i vecchi Dardo entro il 2037 – un’altra opportunità di collaborazione industriale con Leonardo dopo il ritiro di Knds dalla gara.

Cautela sul progetto franco-tedesco MGCS

Tuttavia, la divisione francese di Knds ha dichiarato a maggio di non voler aprire la partnership MGCS ad altri, il che potrebbe escludere il coinvolgimento italiano se si sviluppasse un’eccessiva dipendenza dai progetti tedeschi. I pianificatori della Difesa dovranno valutare attentamente gli investimenti per un progetto MGCS che avrà oltre 20 anni al momento del previsto arrivo.

Un percorso dinamico per i sistemi corazzati italiani

Mentre persistono le conseguenze della rottura con Knds , il percorso italiano sui sistemi corazzati di nuova generazione rimane dinamico e multi-sfaccettato, con decisioni cruciali da prendere per bilanciare considerazioni strategiche, operative e industriali. Uno stretto monitoraggio di ogni sviluppo riguardante Leonardo e i colossi tedeschi della Difesa sarà necessario.

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