Editoriale

Pugno alla volante, atterrato dal poliziotto: parte l’indignazione sui social. “Dietro uno schermo tutti esperti di sicurezza”

🚨 PROFESSIONALITÀ IN AZIONE 🚨 Un poliziotto ha neutralizzato in pochi secondi un soggetto pericoloso. Preparazione e prontezza che fanno la differenza! 💪👮‍♂️ #SicurezzaPubblica #ProfessionistiInDivisa #polizia

Posted by Infodifesa on Friday, April 18, 2025

Ancora una volta, il tribunale del web esplode per un intervento della polizia immortalato in pochi secondi di video e diffuso senza uno straccio di contesto. Questa volta la scena si sposta a Brescia, dove una pattuglia ha dovuto fermare un individuo che, al contrario di quanto vorrebbero certi commentatori social, non sembrava proprio desideroso di farsi identificare.

Dalla strada allo schermo: la polemica prêt-à-porter

Il video mostra solo il gran finale di una vicenda che probabilmente è stata tutto fuorché semplice. Ma si sa: su internet bastano trenta secondi per essere tutti esperti di ordine pubblico (e di morale).

Portiera, pugno e tensione: il frame che non racconta

La volante si avvicina, l’agente apre la portiera, il sospetto reagisce con un pugno contro il veicolo. Da casa, con lo smartphone in mano, sembra tutto chiaro: abuso! Ma chi è davvero abituato a gestire queste situazioni sa che non esistono fermate “gentili” quando la tensione è alle stelle. E soprattutto: quanti innocenti rispondono a un controllo colpendo la macchina della polizia?

Lo sgambetto: arte o abuso?

Invece di manganelli, taser o eccessi, l’agente opta per una tecnica di immobilizzazione rapida, pulita, efficace. Nessun colpo gratuito, solo professionalità e formazione. Ma online, ovviamente, è più facile gridare allo scandalo.

Indignazione a comando: la selezione del web

Sui social si scatena la solita indignazione, ovviamente a senso unico. Quella che ignora il contesto, le procedure, i rischi delle forze dell’ordine. Quella pronta a scandalizzarsi per uno sgambetto, ma che resta in silenzio quando un agente finisce in ospedale. Quella che pretende sicurezza, ma si indigna quando viene garantita.

Oltre il click: il mestiere della sicurezza

Prima di buttarci sulla tastiera per l’ennesima ondata di sdegno, forse dovremmo farci una domanda semplice: cosa avrebbe dovuto fare l’agente? Offrire un caffè al soggetto mentre prendeva a pugni la volante? La sicurezza pubblica non è un talk show: è una professione difficile, fatta di scelte rapide e rischi reali. E se a volte, per evitare guai peggiori, serve uno sgambetto… ben venga.
Perché chi indossa la divisa rischia ogni giorno, anche quando il web preferisce non vedere.

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