Editoriale

UNIFICAZIONE FORZE DI POLIZIA O DISTRIBUZIONE DIFFERENTE SUL TERRITORIO?

Il movimento cinque stelle ha proposto un sondaggio in tema di sicurezza ed accorpamento delle forze di polizia. Di seguito l’esito dello stesso che risulta di estrema importanza considerato che il M5S risulta il primo partito in base alle proiezioni e che la maggiorparte dei suoi militanti si è nettamente schierata per l’accorpamento delle forze di Polizia.

Accorpamento forze di polizia oppure distribuire in maniera diversa Polizia e Carabinieri? I militanti sono stati chiamati a decidere in base a diverse preferenze. Si poteva scegliere di non cambiare nulla e lasciare tutto com’è oppure si poteva dire no all’accorpamento ma votare per un sistema alla francese che schiera nei centri urbani maggiori solo la polizia e nei centri minori i carabinieri. O ancora si poteva  dire no all’accorpamento ma con una «distribuzione esclusiva per provincia indipendentemente dalla grandezza» con Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria che avrebbero mantenuto specificità e organizzazione territoriale attuale. La quarta  opzione prevedeva invece l’accorpamento totale di tutte le forze di polizia: polizia, carabinieri, finanzieri e penitenziaria in un’ unica Forza di Polizia con eccezione della Polizia militare che sarebbe stata «devoluta ad apposito soggetto in seno alle Forze Armate». Ultima possibilità era quella di votare per la creazione di due nuove e distinte forze di polizia.

Andando all’esito del sondaggio, sulle  cinque opzioni descritte, gli iscritti con 10081 voti  hanno scelto l’accorpamento di “Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria,  trasformando le attuali qualifiche esclusive di ciascun soggetto in nuove specialità in seno alla nuova ed unica Forza di Polizia” In subordine, con 8184 voti, è stato invece indicato il modello francese “nei centri urbani maggiori solo la Polizia di Stato e nei centri urbani minori la sola Arma dei Carabinieri”. L’impressionante consenso verso l’accorpamento delle forze di polizia balza ancora più evidente se si pensa che al vaglio erano state poste ben cinque opzioni.

 

Il tema dell’accorpamento è un tema sempre attuale soprattutto in riferimento alla polizia penitenziaria, che è recentemente entrata a comporre gli organici della DIA e che svolge anche funzioni di polizia stradale oltre che di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza. Proprio per questo, in base ad un recente ed articolato progetto sarebbe dovuta essere accorpata alla polizia di stato, così come avvenuto per la forestale nei carabinieri. Già nel giugno 2014, la copertina del periodico del SAPPPe (primo sindacato della polizia penitenziaria) “Società Giustizia e Sicurezza” affermava che dopo il Corpo Forestale dello Stato,l’assorbimento della polizia penitenziaria all’interno della Polizia di Stato era “solo una questione di tempo” con una visione futuristica in considerazione degli imminenti sviluppi elettorali ed  all’insegna dei principi europei di economia e razionalizzazione. Si tratta di un progetto peraltro realizzabile in quanto anche con la creazione di un unico corpo di polizia vi sarebbe il controbilanciamento dell’esercito, della marina militare / capitaneria di porto e dell’aeronautica militare.In alternativa potrebbe optarsi per accorpamento di carabinieri e finanza e polizia di stato con penitenziaria.

 

 

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