Usura, patto tra Fondazione e Carabinieri. Il Generale Iorio firma il protocollo in Prefettura a Perugia
Una rete capillare sul territorio a supporto dell’attività della Fondazione Umbria Prevenzione Usura. È quella messa a disposizione dall’Arma dei Carabinieri. Il protocollo è stato siglato ieri mattina a Perugia presso la Prefettura. A tenere a battesimo il protocollo, il prefetto di Perugia Armando Grandone, il quale ha sottolineato come sia fondamentale salvaguardare il territorio dalla piaga dell’usura ed evitare soprattutto il radicamento dei fenomeni criminali. Con questo atto, ha sottolineato il generale Gerardo Iorio, comandante della Legione Carabinieri Umbria, l’Arma ribadisce la sua vicinanza al cittadino.
Il presidente Cardella ha ricordato che la missione della Fondazione è principalmente l’ascolto e successivamente l’aiuto alle persone in difficoltà, siano esse singole famiglie o imprese, attraverso l’accesso al credito agevolato e la formalizzazione di piani di rientro dall’indebitamento. A portare il loro contributo, anche il procuratore generale presso la Corte d’Appello Sergio Sottani (per il quale vanno distinti coloro che sono vittime di sovraindebitamento e l’usurato che è consapevole della situazione e non la denuncia) e il procuratore della Repubblica di Perugia Raffaele Cantone (che ha ricordato che c’era il timore che nel post pandemia ci fosse il rischio di usura tra le medie imprese ed invece il sistema economico regionale pare aver retto).
In conclusione, l’evento odierno a Perugia non è solo una mera formalità, ma rappresenta un momento cruciale nella lotta contro l’usura in Umbria. La presidente della Regione, Donatella Tesei, ha ribadito con enfasi l’indispensabile ruolo della Regione a sostenere la Fondazione Umbria Prevenzione Usura. Tuttavia, ciò che rende questa iniziativa straordinariamente significativa è l’intervento dell’Arma dei Carabinieri.
L’impegno dei carabinieri e la loro presenza capillare sul territorio saranno, infatti, garanzia di efficacia e successo dell’iniziativa. La collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e la fondazione è un segno tangibile del fatto che l’Umbria non solo riconosce, ma valorizza il ruolo insostituibile dei Carabinieri nel preservare la sicurezza e il benessere dei suoi cittadini. Questo accordo è un messaggio forte e chiaro: l’Umbria è una comunità determinata, che si unisce per proteggere i suoi membri e garantire un futuro più sicuro e resiliente per tutti.
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