Uso improprio dell’auto di servizio quando era addetto militare a Mosca, Vannacci assolto dalle accuse di peculato e truffa
Il Sottocapo di Stato maggiore della Difesa ha prosciolto Roberto Vannacci, ex comandante della brigata paracadutisti Folgore, dalle accuse di peculato e truffa relative al periodo in cui ricopriva il ruolo di addetto militare pro-tempore presso l’ambasciata italiana a Mosca.
I dettagli del caso: auto di servizio e fondo “Promozione Italia”
I fatti contestati risalivano al periodo compreso tra febbraio 2021 e maggio 2022. Le accuse riguardavano l’utilizzo improprio di un’auto di servizio, una BMW 20d in dotazione all’Ufficio militare di Mosca, e l’uso non conforme delle risorse del fondo “Promozione Italia”, destinato all’organizzazione di eventi istituzionali.
Con decreto del 26 luglio, il Sottocapo di Stato maggiore della Difesa ha stabilito che non sussiste alcuna responsabilità amministrativa, né per dolo né per colpa grave, a carico di Vannacci. Gli atti sono stati trasmessi alla Corte dei Conti per ulteriori valutazioni.
La reazione di Vannacci e del suo legale
L’avvocato Giorgio Carta, legale di Vannacci, ha dichiarato che i fatti in questione non sono stati oggetto di contestazione né da parte della procura militare né da quella ordinaria.
Vannacci, attualmente eurodeputato, è noto al pubblico per il suo controverso libro “Il mondo al contrario” e per alcune dichiarazioni che hanno suscitato dibattito durante la recente campagna elettorale.
L’ex generale ha accolto con favore la decisione, definendola “una bella notizia” in un’intervista rilasciata all’agenzia Agi.
La vicenda si chiude così senza conseguenze sul piano amministrativo per Vannacci, mentre resta da vedere se ci saranno sviluppi sul fronte contabile a seguito dell’esame della Corte dei Conti.
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