Una tantum 350 euro Forze armate e Polizia, quando sarà erogato?
L’una tantum di militari e ai poliziotti è saltata anche questo mese. Dovrebbero essere 350 euro (lordi), ma ancora non è dato sapere quando e se questi soldi verranno elargiti.
Il personale militare è rammaricato “non solo per il procrastinarsi dei tempi ma soprattutto per la mancanza di comunicazione e di partecipazione sulle tempistiche da parte delle autorità preposte” sottolinea in una nota S.I.A.M.O. Esercito.
Situazione questa che ingenera grande disagio soprattutto in un delicato momento storico caratterizzato da un aumento incontrollato dei prezzi, con una esplosione dell’inflazione che ha ormai raggiunto il +10% impoverendo di colpo intere categorie di lavoratori, quali gli appartenenti alle Forze Armate che, non potendo controllare i prezzi, si trovano ad affrontare un peso insopportabile con una pesante perdita del potere d’acquisto.
L’indennità in questione è solo una delle somme arretrate ancora dovute in relazione al contratto stipendiale ormai “scaduto”, restano infatti da corrispondere, sottolinea il S.I.A.M.O. Esercito. solo per citarne alcuni, i conguagli scaturenti dagli aumenti delle indennità accessorie quali il compenso per lavoro straordinario, il compenso Forfetario d’Impiego e di Guardia (CFI-CFG), l’indennità di trasferimento, l’indennità di turno, l’indennità di presenza festiva, l’indennità supplementare mensile nella misura di 120 euro per il personale delle Forze Speciali in possesso di specifici brevetti. Le somme dovute si sperava venissero corrisposte con il cedolino del mese di luglio, speranza rimandata al mese di agosto, ma da voci di corridoio sembra che neanche a settembre, salvo sorprese dell’ultimo minuto verrà corrisposto alcunché.
Quando verrà erogato il bonus?
La domanda delle domande, a cui nessuno sa dare una risposta. S.I.A.M.O Esercito auspica “in una maggiore sensibilità del vertice politico e militare affinché si faccia il possibile per finalizzare nel corrente mese il pagamento delle competenze maturate ”, tenuto anche conto che ormai i fondi necessari sono verosimilmente stati finanziati e resi disponibili da parte del Ministero dell’Economia e Finanze, ribadendo inoltre che “in caso di ulteriori improcrastinabili differimenti, venga almeno dato seguito, nell’immediato, al pagamento dell’indennità una tantum ”.
Una tantum a quanto ammonta?
In buona sostanza si tratta di circa 220 euro netti, partendo dalle 350 lorde (anni 19-20-21), che sono il risultato di un calcolo complesso e vengono corrisposte per le 36 mensilità effettivamente lavorate.