Ufficiale dei carabinieri si toglie la vita sparandosi con la pistola d’ordinanza. E’ il quarto suicidio in una settimana tra le Forze di Polizia
Choc e rabbia per un nuovo caso di suicidio tra le forze di polizia. Rabbia perché tutti ne parlano, ma si fa fatica a prendere di petto la questione, affrontando fino in fondo un disagio sociale sempre più simile a una piaga. Una settimana funesta con 3 suicidi nella polizia di stato in soli 3 giorni, ed oggi registriamo il suicidio di un sottotenente dei carabinieri.
L’ufficiale dell’Arma, 55enne, si sarebbe tolto la vita sparandosi con l’arma d’ordinanza nella propria abitazione.
Si tratta del secondo suicidio a Fermo in due giorni. Il 29 maggio, infatti si era tolto la vita nella sua auto con la pistola d’ordinanza un assistente capo della Polizia di stato.
La strage silenziosa degli uomini in divisa continua. Una sequela di morti, di lutti, di lacrime e di interrogativi. È il terzo gesto estremo che coinvolge le forze di polizia in pochi giorni nelle Marche: mercoledì scorso, 25 maggio, un agente di appena 23 anni originario dell’Ascolano, si era tolto la vita con la pistola d’ordinanza nel suo alloggio nella Questura di Ancona.
Si tratta del 29° suicidio tra le forze dell’ordine dall’inizio del 2022.
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