TRUFFA AI DANNI DELLO STATO A PAOLA MORANDI, MOGLIE DELL’ AMMIRAGLIO TREU
Per vent’anni Paola Morandi, moglie dell’ammiraglio Paolo Treu, ha dichiarato all’Inps di soffrire di cecità assoluta.
Invalidità totale sconfessata dalle indagini dei carabinieri e della procura ritenute credibili dal tribunale, che ha condannato l’imputata – nota come «La signora che insegna a vivere con gli occhi chiusi» – a un anno e quattro mesi per truffa ai danni dello Stato.
AD UIl giudice ha anche dichiarato prescritto il reato per il periodo che va dal 1996 all’aprile 2011, decisione che permetterà all’Inps di avviare l’iter per la restituzione dei 198mila euro percepiti da Morandi dal 1° luglio di 22 anni fa grazie alla pensione d’invalidità e l’indennità di accompagnamento. La donna, appoggiata durante il processo dalla famiglia che ne ha sostenuto l’innocenza, ha sempre respinto le accuse.
Dal dibattimento è emerso che Morandi soffre di un serio problema alla vista ma, secondo il pm Mario Pesci, non così grave da renderla totalmente cieca. A complicare la posizione della signora, 58 anni, sono stati i controlli effettuati dai carabinieri della stazione La Storta nel 2013. I militari osservano Morandi in situazioni incompatibili con uno stato di cecità assoluta: in particolare, mettono a verbale che al mercato sceglie la frutta migliore o che fa shopping a Porta di Roma districandosi tra centinaia di clienti e tirando su i vestiti dai banchi con studiato accostamento dei colori. Addirittura in un caso la guardano attraversare sulle strisce pedonali.
Una ricostruzione, certificata ieri dalla sentenza del tribunale, che in passato è stata messa in dubbio dalla sorella dell’imputata: «Paola – ha detto più volte la parente – soffre di una gravissima malattia mitocondriale che causa l’atrofizzazione di entrambi i nervi ottici. È irreversibile e non c’è cura».
di Giulio De Santis per Il Corriere.it